Mentre la Sardegna fa i conti con gli effetti devastanti degli incendi che in questi giorni hanno colpito diverse aree dell’isola, la presidente della Regione Alessandra Todde ha illustrato le misure messe in campo dalla Giunta per affrontare l’emergenza e rafforzare in modo strutturale il sistema di prevenzione e contrasto.
Fin dall’inizio del mandato, la Regione ha avviato un percorso di rafforzamento del sistema antincendio, operando su più livelli. Con il coinvolgimento dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, del Corpo Forestale e della Protezione Civile regionale, sono stati attivati strumenti di pianificazione anticipata, utilizzati fondi europei e nazionali, e introdotte nuove tecnologie. Le azioni hanno riguardato anche la formazione del personale, la sensibilizzazione delle comunità e l’implementazione di infrastrutture e mezzi.
Il piano di investimenti ha superato i 120 milioni di euro. I fondi FESR sono stati destinati all’acquisto di autobotti, all’adeguamento delle basi elicotteri, alla creazione di vasconi ed elisuperfici, e alla copertura delle gare per il servizio aereo. Attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione, oltre 64 milioni sono stati indirizzati al potenziamento della Protezione Civile e del Corpo Forestale, intervenendo su flotta veicoli, presidi territoriali, nuova sede della Scuola forestale, sistemi informativi e monitoraggio del territorio tramite stazioni meteo, idrometriche e carta dei suoli.
Nella programmazione PRS 2025–2029, la Regione ha già previsto oltre 29 milioni di euro e stima un ulteriore fabbisogno di 74 milioni per continuare a investire nella formazione del personale, nell’approvvigionamento idrico, nell’adozione di nuove tecnologie e nella costruzione di una rete radio e di una colonna mobile integrata.
Sul piano operativo, la flotta regionale può contare su due elicotteri Super Puma già in funzione, dieci elicotteri regionali (più due in arrivo) e cinque mezzi nazionali (tre Canadair e due elicotteri). Per la campagna antincendio 2025 sono stati formati 700 operatori. La Regione ha inoltre riattivato la Scuola forestale di Nuoro, ferma da nove anni, pubblicato il concorso per l’assunzione di 600 nuovi agenti forestali, ampliato la rete di monitoraggio con droni e piloti abilitati, approvato in anticipo i piani AIB 2024 e 2025, e rafforzato il coordinamento interforze. Tra le collaborazioni avviate, spiccano le convenzioni con i Vigili del Fuoco, i gemellaggi interregionali che hanno coinvolto oltre 200 volontari provenienti da Lombardia e Friuli Venezia Giulia, e l’esercitazione internazionale organizzata nel Montiferru con 19 partner europei. Dal 26 luglio è attivo anche il modulo antincendio francese.
La presidente Todde ha riconosciuto l’impegno del personale coinvolto nelle operazioni antincendio, sottolineando il ruolo fondamentale di chi opera sul campo – dal Corpo Forestale alla Protezione Civile, dai Vigili del Fuoco all’Aeronautica Militare, fino ai barracelli e alle associazioni di volontariato – e ha ribadito che senza il loro lavoro nessuna strategia potrebbe risultare efficace.
Infine, ha posto l’attenzione sull’importanza della legalità. Sono già stati arrestati i presunti responsabili degli incendi scoppiati a Sarroch e a San Giovanni Suergiu, mentre le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità legate ai roghi più recenti. La Regione, ha spiegato la presidente, intende contrastare con fermezza gli atti dolosi, sostenendo il lavoro del Corpo Forestale e delle forze dell’ordine nella difesa del patrimonio ambientale.
