La Giunta Regionale della Sardegna ha approvato il Piano Regionale Anti Incendio (PRAI) 2025 con un significativo anticipo rispetto agli anni precedenti. La decisione, proposta dall’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, segna un cambio di passo nella gestione della prevenzione e della lotta agli incendi boschivi, in risposta agli effetti sempre più marcati dei cambiamenti climatici.
Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature e la siccità prolungata hanno reso il territorio sardo particolarmente vulnerabile agli incendi. Già nel 2024, la Regione aveva anticipato al 1° maggio l’emissione del bollettino di pericolosità da parte del Centro Funzionale Decentrato, una misura adottata per far fronte a un numero di incendi eccezionalmente elevato nel mese di aprile. L’esperienza ha dimostrato l’efficacia di un intervento anticipato, spingendo l’amministrazione regionale a consolidare questa strategia anche per il 2025.
L’assessora Laconi ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di prevenire l’emergenza prima che si manifesti, garantendo interventi tempestivi e un utilizzo ottimale delle risorse disponibili. La disponibilità immediata della flotta aerea regionale rappresenta un elemento chiave di questa strategia, evitando ritardi che in passato avevano compromesso la rapidità di intervento nelle fasi iniziali degli incendi.
Il nuovo piano si articola in nove sezioni, comprendendo il piano generale, le prescrizioni regionali antincendio e le pianificazioni ripartimentali. Tra le novità più rilevanti, oltre alla conferma dell’anticipo dell’emissione del bollettino di pericolosità, vi è il rafforzamento del sistema di prevenzione territoriale attraverso una maggiore sinergia tra le varie componenti operative.
Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, i Vigili del Fuoco, l’Agenzia Forestas, la Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato, le compagnie barracellari e le amministrazioni locali saranno tutti coinvolti in un dispositivo integrato per la prevenzione e il contrasto degli incendi. Un ruolo particolare viene affidato ai comuni, che potranno impiegare personale e mezzi delle organizzazioni di volontariato presenti sul proprio territorio per attività di prevenzione.
Anche il periodo di massima allerta incendi, tradizionalmente fissato dal 1° giugno al 31 ottobre, potrà essere modificato in base alle condizioni meteorologiche, con la possibilità di estenderlo a ulteriori periodi dell’anno o a specifiche aree della Sardegna.
Oltre alle misure operative, il PRAI 2025 prevede il potenziamento della cooperazione interregionale attraverso programmi di gemellaggio per rafforzare il presidio territoriale nei mesi più critici. Questa strategia mira a garantire un supporto aggiuntivo nei momenti di maggiore rischio e a favorire lo scambio di competenze e risorse tra le regioni.
Parallelamente, il piano include una capillare campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione, con la diffusione delle prescrizioni regionali antincendio tramite i siti istituzionali, le scuole, le strutture turistico-ricettive e i principali snodi di comunicazione, come porti e aeroporti. Sono inoltre previsti almeno quattro incontri territoriali dedicati ai sindaci e ai tecnici comunali per condividere strategie e strumenti di prevenzione.
L’assessora Laconi ha evidenziato come ogni gesto di attenzione possa contribuire alla protezione del patrimonio ambientale, sottolineando l’importanza di una responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini. La prevenzione, insieme a una risposta operativa efficace, rappresenta la chiave per ridurre il rischio incendi e tutelare le risorse naturali dell’isola.
