La Giunta regionale ha approvato una delibera che definisce gli indirizzi operativi per la gestione del demanio marittimo in vista della stagione balneare 2025. Il provvedimento, proposto dall’assessore degli Enti locali, Finanza e Urbanistica Francesco Spanedda, si affianca agli indirizzi generali già adottati dall’Esecutivo il 30 dicembre 2024 e mira a fornire un quadro chiaro per l’applicazione delle norme, evitando interpretazioni difformi e criticità operative.
Secondo quanto indicato, l’obiettivo principale è quello di offrire direttive pratiche per facilitare il lavoro degli uffici regionali, in particolare per quanto riguarda l’istruttoria delle concessioni stagionali. Il riferimento è soprattutto alle situazioni in cui i Comuni non dispongono di un Piano di utilizzo del litorale (PUL), oppure laddove il piano non abbia localizzato concessioni già autorizzate negli anni precedenti.
In questi casi, sarà comunque possibile rilasciare concessioni stagionali per strutture ricettive e sanitarie, purché localizzate entro un raggio di mille metri dall’arenile interessato, seguendo le linee guida già previste. Le concessioni, che potranno riguardare esclusivamente lettini e ombrelloni, avranno carattere annuale e si riferiranno alla sola stagione estiva, come stabilito dall’ordinanza balneare. I concessionari dovranno fornire una cauzione e versare il canone erariale, la cui quantificazione sarà a cura dei Servizi regionali.
Nel documento trovano spazio anche indicazioni relative alla destinazione sociale delle aree demaniali. In assenza del PUL, i Comuni potranno affidare in gestione porzioni di litorale ad associazioni sportive o realtà senza scopo di lucro, autorizzandole stagionalmente per attività come sport, aree per animali domestici, spazi gioco per bambini e servizi dedicati a persone con disabilità. Tali spazi dovranno comunque restare accessibili a tutti. Inoltre, viene introdotta la possibilità di rilasciare concessioni gratuite, sempre a carattere stagionale, a Comuni, associazioni non profit o società sportive dilettantistiche, per l’accoglienza e l’assistenza alla balneazione rivolta alle persone con disabilità.
Il provvedimento chiarisce anche le modalità per la predisposizione dei cosiddetti “corridoi di lancio” o dei cavi tarozzati, che delimitano le aree riservate all’arrivo e alla partenza dei natanti. Per garantire la sicurezza dei bagnanti, viene indicata una distanza minima di 200 metri tra una corsia e l’altra.
Tra gli altri aspetti trattati, vi è anche la possibilità per i Comuni di destinare aree demaniali alla celebrazione di matrimoni. Tali spazi potranno essere concessi per periodi anche pluriennali, previa autorizzazione e versamento del canone previsto.
Infine, la delibera prevede che, in caso di concessione di specchi d’acqua, possa essere autorizzata anche l’occupazione di porzioni di arenile (di dimensioni tre metri per tre metri) per funzioni complementari, come biglietterie, postazioni di soccorso e vigilanza. Sarà possibile anche l’allestimento temporaneo di arredi da spiaggia o dispositivi di sicurezza, purché rimossi a fine giornata. Per i titolari di chioschi dedicati alla somministrazione di alimenti e bevande, si conferma la possibilità di collocare tavolini a servizio della clientela, nel rispetto della fruizione pubblica dell’arenile.
































