Entra nel vivo la venticinquesima edizione del Festival Cantiere, con un sabato di grande teatro e grande musica nello spettacolare bosco di Mitza Margiani (Villa Verde), nel cuore della Marmilla.
Domani, sabato 29 agosto, si comincia alle 19 con un debutto che suscita molta curiosità: Fabrizio Saccomanno, uno dei più intensi protagonisti del teatro italiano di narrazione, porta in scena il primo studio di Alessandro, uno spettacolo ispirato all’instancabile lavoro di Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore scomparso nel 2017 che ha dedicato al racconto degli ultimi gran parte della sua opera. In scena, pugliese come Leogrande, Saccomanno che salpa per un viaggio a bordo delle navi dell’operazione Mare Nostrum, pescando le parole dai fondali in cui sono nascoste.
Alle 20 spazio all’eccezionale cast di attori che, guidati dalla regia di Andrea Macaluso, darà vita ai racconti sempre sorprendenti di uno dei grandi narratori del ‘900 italiano: Dino Buzzati. La boutique del mistero si intitola questo percorso in tre tappe nel mondo dello scrittore milanese, con in scena Silvia Paoli, Andrea Macaluso, Alessandro Baldinotti, Daniel Dwerryhouse e Giusi Merli. Musiche dal vivo a cura di Francesca Corrias, Filippo Mundula e Nicola Pedroni. Otto artisti sullo stesso palcoscenico a formare un mosaico di voci e suggestioni in un dialogo costante con il mondo surreale di Dino Buzzati.
Chiusura in musica poi, a partire dalle 22, con l’attesissimo concerto di Bobo Rondelli. Il cantautore livornese, considerato l’ultimo “maledetto” della canzone italiana, porta in Marmilla Giù la maschera, uno spettacolo intimo e leggero, pensato per questa estate di faticoso ritorno alle cose semplici. Da performer di razza, Rondelli canta di amori difficili e storie tragicomiche, a cavallo tra l’intrattenimento e la provocazione. In scena con voce e chitarra, il mattatore toscano sarà accompagnato da Claudio Lucci alle tastiere.
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