Sono un appuntamento ormai consolidato dell’estate stintinese. Un momento culturale teso alla valorizzazione del territorio, del suo patrimonio, materiale e immateriale, e della sua identità. Gli Incontri Stintinesi 2018, curati dal Centro Studi sulla Civiltà del Mare e dal Comune di Stintino, si svolgeranno sabato 1° settembre a partire dalle ore 17:30 al Museo della Tonnara di Stintino. Il Mut è divenuto infatti, dal 2016, anno della sua apertura, sede della manifestazione.
L’evento, coordinato da Francesca Demontis, assessora alla Cultura e Turismo del Comune di Stintino, si aprirà con i saluti del sindaco di Stintino, Antonio Diana e del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau. Subito dopo l’introduzione della direttrice del Mut, Esmeralda Ughi, saranno presentate le tesi di laurea di due giovani stintinesi, Marta Diana e Lorenzo Diana. La prima è una ricerca sulle “Ricognizioni archeologiche nell’Isola dell’Asinara”, la seconda sulla “Diversità microbica nella spiaggia de La Pelosa”.
Seguirà la presentazione del libro di Ninni Ravazza “Nicolino il pescatore, storie dal mare di San Vito Lo Capo”, diario che il pescatore Nicolò Lucido, attivo per oltre settant’anni nei mari sanvitesi e delle isole Eolie, ha scritto per i suoi nipoti.
La serata sarà anche l’occasione per commemorare Gioacchino Cataldo, ultimo rais della Tonnara di Favignana, recentemente scomparso. A ricordarlo saranno Ninni Ravazza e Antonio Varcasia.
La serata si concluderà con la cerimonia di conferimento dello “Stintinese doc” a Paola Dessy. Un riconoscimento attribuito a chi ha portato lustro al borgo di pescatori, ma anche una dimostrazione d’affetto nei confronti di chi ha sempre avuto Stintino nel cuore, come più volte sottolineato dal sindaco Antonio Diana.
L’artista Paola Dessy, la cui figura sarà tratteggiata dalla storica dell’arte Giannella Demuro, ha più volte posato lo sguardo sulla Tonnara Saline, sul borgo di Stintino e sull’isola dell’Asinara, restituendo opere che denotano una profonda affezione ai luoghi, e che sono anche un omaggio a Stintino e alla sua storia.
L’iniziativa è patrocinata dall’Università degli Studi di Sassari e si avvale del contributo del Banco di Sardegna.