Sono testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Sono immense macchine d’altare, ideate e costruite da maestranze e botteghe. I Retabli sono protagonisti della serata in programma domenica 12 agosto al Mut, Museo della Tonnara di Stintino. Alle ore 19 Maria Paola Dettori, storica dell’arte, funzionaria responsabile del Patrimonio storico-artistico della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro dialogherà con Vittoria Spissu e Caterina Virdis Limentani, autrici del libro “La via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento”. Sarà presente Carlo Delfino, editore dell’opera.
Il volume, interamente dedicato alla produzione di retabli in Sardegna tra Quattrocento e Cinquecento, oltre a fornire nel dettaglio le immagini dei dipinti tuttora conservati nell’Isola, consente di seguire il fluire delle corrispondenze tra retabli sardi e dipinti realizzati nel Levante spagnolo, illustrando per la prima volta nello specifico prestiti e analogie con le fonti grafiche nordiche, con la pittura flandro-iberica, la pittura fiamminga e la maniera moderna italiana.
La Sardegna tra XV e XVI secolo si presenterà come regno-crocevia, capace di accogliere interessanti invenzioni tecniche, stilistiche e figurative, della cultura italiana e europea, per poi dare vita ad una specifica scuola locale di pittori che rientreranno nel più sfaccettato e singolare Rinascimento mediterraneo.