Le tematiche ambientali stanno diventando sempre più centrali ed è ormai chiaro a tutti che il futuro del nostro pianeta e delle nuove generazioni dipende da quanta attenzione poniamo alla sostenibilità. Sempre più centri urbani stanno rispondendo bene a questo richiamo e i programmi di sviluppo per rendere sostenibili le città in cui viviamo cominciano a diffondersi e progredire. Ma cosa si intende per “città sostenibile”?
Le città sostenibili sono quelle fondate su un modello di organizzazione che rende gli spazi più efficienti, vivibili, digitali e integrati. A questo proposito bisogna far riferimento ai Sustainable Development Goals definiti dai 193 Paesi membri dell’ONU nel 2015. Tra gli obiettivi che i Paesi si impegnano a perseguire entro il 2030 c’è proprio quello di rendere le città più inclusive, durature, sicure e sostenibili.
Il Global Destination Sustainability Movement alla fine del 2021 ha pubblicato il GDS-Index, la più importante classifica mondiale delle città più sostenibili. L’indice valuta alcune aree fondamentali per definire le caratteristiche di sostenibilità di una città: le performance di sostenibilità sociale, le infrastrutture, la strategia ambientale e le iniziative di organizzazione delle città.
Secondo la classifica, il primato tra le città sostenibili spetta a Göteborg (seconda città più grande della Svezia) per la sua attenzione all’ambiente. Il centro urbano si sta impegnando a ridurre le emissioni di CO2 dell’80% entro il 2050. Questo slancio verso la sostenibilità può essere riscontrato in diversi aspetti della vita cittadina: il trasporto pubblico, efficiente e pulito; la ricettività, con il 90% delle strutture classificate come ecologiche; le offerte di sharing e noleggio. Altro primato della città è l’attenzione per il biologico, dalle coltivazioni cittadine all’offerta alimentare.
La sostenibilità è da sempre punto forte anche della capitale danese: Copenaghen. Tanto che nel 2014 la città ha guadagnato il titolo di Capitale Verde d’Europa. “Tourism for Good” è il nome della strategia che Copenaghen porta avanti dal 2018 per garantire che il turismo abbia un impatto positivo sullo sviluppo sostenibile. Inoltre, è dal 2009 che il centro danese persegue l’obiettivo di divenire la prima capitale al mondo a emissioni zero. A Copenaghen è presente un ottimo sistema di teleriscaldamento che consente di risparmiare il 70% dell’energia rispetto ai classici condizionatori. Inoltre, vi è un notevole sviluppo di piste ciclabili che ha spinto circa il 45% dei suoi abitanti a muoversi con la bicicletta.
Al terzo posto c’è Aarhus, sempre in Danimarca. “Dokk1”, biblioteca costruita all’insegna della sostenibilità, racconta il principio fondamentale della città: la sua realizzazione risponde agli standard degli edifici a basso impatto ambientale, infatti, per la costruzione sono stati usati materiali di riciclo e prodotti naturali. Sul tetto sono situati pannelli solari e la struttura presenta un sistema per riutilizzare l’acqua marina. Inoltre, la posizione dei vari piani è stata progettata per creare uno schermo naturale che limiti il consumo di risorse.
Altra città sostenibile è Glasgow, Regno Unito. Il centro urbano è attento all’ambiente e impegnato in prima linea per il cambiamento climatico. Infatti, nel 2020 ha ricevuto il titolo di “Global Green City”. L’ambizione di Glasgow è quella di diventare la prima città sostenibile a emissioni zero del Regno Unito entro il 2030. Per raggiungere lo scopo è stata creata una forte collaborazione tra i rappresentanti turistici, le comunità economiche e accademiche e il governo.
La capitale islandese, Reykjavík, occupa il quinto posto. Dai primi anni del Duemila la città ha iniziato a eliminare gli autobus a metano e ora il trasporto pubblico è garantito quasi esclusivamente dall’idrogeno. La maggior parte delle abitazioni e delle industrie usa solo energia geotermica e idroelettrica; quindi, oltre l’80% dell’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili. Dato eccezionale merito anche del “talento naturale” del Paese il cui sottosuolo abbonda di geyser e vulcani che il centro urbano ha imparato a sfruttare attraverso la geotermia per garantire l’illuminazione e la climatizzazione. Si calcola che entro il 2050 si riuscirà ad eliminare totalmente l’impiego di combustibili fossili, utilizzando solo energia pulita.
A seguire, dal sesto al decimo posto della classifica, c’è il Tirolo (Austria), Lione (Francia), Zurigo (Svizzera), Bordeaux (Francia), Aalborg (Danimarca).
In Italia, invece, secondo gli ultimi dati raccolti da Legambiente e Ambiente Italia, che hanno valutato 18 parametri raggruppati in 5 categorie – acqua, ambiente, aria, mobilità, rifiuti – su 105 città capoluogo di provincia, il posto d’onore spetta alla città di Trento, il secondo a Reggio Emilia e il bronzo alla città di Mantova. La prima città sarda in classifica è Cagliari che occupa il sedicesimo posto.