Guida a destra o a sinistra: come cambia il senso di marcia nel mondo

Un viaggio attraverso le origini, le curiosità e le differenze pratiche del senso di marcia nel mondo, con uno sguardo ai paesi che guidano a destra o a sinistra e alle implicazioni sulla sicurezza stradale

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Guidare non è la stessa esperienza ovunque. A seconda del paese in cui ci si trova, può cambiare il lato della carreggiata su cui si circola, influenzando posizione del volante, abitudini e persino la percezione della strada. Nel mondo, circa due terzi dei paesi adottano la guida a destra, mentre il resto segue la tradizione britannica della guida a sinistra. Questa differenza, apparentemente banale, ha radici antiche e un notevole impatto su sicurezza e pratiche di guida, soprattutto per chi viaggia all’estero.

Le origini della guida a sinistra risalgono al Medioevo, quando cavalieri e viandanti percorrevano le strade a cavallo. Poiché la maggior parte delle persone era destrorsa, si teneva la sinistra per avere la mano destra libera a impugnare la spada in caso di minacce. Papa Bonifacio VIII nel 1300 sancì ufficialmente questa consuetudine per i pellegrini in arrivo a Roma.

Durante la Rivoluzione francese, Robespierre e poi Napoleone invertirono la norma, imponendo la guida a destra come scelta politica: il popolo, contrapposto ai privilegi aristocratici, avrebbe percorso la “strada del popolo”. Da lì, la consuetudine si diffuse in larga parte dell’Europa continentale e nei paesi conquistati da Napoleone, mentre il mondo anglosassone mantenne la sua tradizione “a sinistra”.

Oggi circa 165 paesi nel mondo viaggiano sul lato destro della strada, e solo una settantina mantengono la guida a sinistra. Tra questi ultimi figurano Regno Unito, Irlanda, Australia, Giappone, India, Sudafrica e Nuova Zelanda. In Europa, il Regno Unito e Malta sono gli unici a seguire ancora questa tradizione. In Asia prevale la guida a sinistra, specialmente nei paesi dell’ex Impero britannico; in Africa spiccano Kenya e Tanzania, mentre in Oceania la scelta è quasi unanime verso il lato sinistro. ​

Le differenze non si limitano al lato della carreggiata. Nei paesi con guida a sinistra, il volante si trova a destra, e il sorpasso si effettua sulla destra; nei paesi con guida a destra, avviene l’opposto. Cambiano anche la disposizione dei comandi all’interno del veicolo e il senso di accesso alle rotatorie. Queste variazioni incidono anche sulla progettazione delle infrastrutture e sulla sicurezza stradale: un guidatore abituato a un sistema può trovarsi spaesato nell’altro, e servono tempo e attenzione per adattarsi. ​

Alcuni paesi hanno modificato storicamente il loro senso di guida. La Svezia, ad esempio, nel 1967 passò dalla guida a sinistra a quella a destra in un evento noto come “Dagen H”, per uniformarsi ai paesi confinanti e ridurre gli incidenti. Le Isole Samoa, invece, fecero l’opposto nel 2009, adottando la guida a sinistra per allinearsi ai paesi vicini come Australia e Nuova Zelanda.

Per chi viaggia, queste differenze richiedono attenzione e adattamento. È consigliabile, per esempio, iniziare a guidare in contesti meno trafficati e utilizzare veicoli locali già predisposti per il senso di marcia del paese ospitante. Rispettare la segnaletica, mantenere una velocità moderata e concentrarsi sulle rotatorie e sugli incroci sono buone pratiche per evitare incidenti.

Per approfondire le normative di guida internazionali e ottenere consigli pratici sulla sicurezza alla guida, è utile consultare risorse specializzate come quelle disponibili sul sito lautoscuola.net, che offre informazioni e corsi aggiornati anche per chi desidera perfezionare le proprie competenze di guida.

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