Per diventare insegnante di teoria o istruttore di guida in un’autoscuola è necessario possedere un’apposita abilitazione, rilasciata al termine di un iter formativo e valutativo specifico. L’obbligo è sancito dalla normativa vigente, che impone alle autoscuole la presenza di personale abilitato sia per le lezioni teoriche che per le esercitazioni pratiche.
Per svolgere la funzione di insegnante di teoria è necessario soddisfare precisi requisiti: avere almeno 18 anni, possedere un diploma di scuola secondaria superiore, essere titolari di patente di guida di categoria B, ed essere in regola con le condizioni di moralità e sicurezza richieste dalla legge. Non possono accedere alla professione persone dichiarate delinquenti abituali, professionali o per tendenza, né soggetti sottoposti a misure di prevenzione o sicurezza.
Una volta verificati questi requisiti, si accede a un percorso formativo che culmina con l’esame di abilitazione, strutturato in quattro prove distinte. La prima consiste in un quiz di 80 domande suddivise in due schede da 40 quesiti ciascuna, relative agli argomenti trattati negli esami per le patenti A e B. Sono ammessi al massimo due errori. La seconda prova prevede la stesura di due temi su tracce assegnate dalla commissione, entrambi da superare con almeno 5 punti su 10. Segue una simulazione di lezione teorica, valutata con un punteggio da 0 a 30 e superata con almeno 18 punti. Infine, si conclude con un colloquio orale, anch’esso con punteggio massimo di 30.
Per diventare istruttori di scuola guida, i requisiti sono simili ma con alcune differenze sostanziali. Occorre avere almeno 21 anni, un diploma di maturità, non avere precedenti penali o misure di prevenzione, aver frequentato uno specifico corso di formazione previsto dal Decreto Ministeriale del 26 gennaio 2011 ed essere in possesso di licenze di guida articolate in base alle attività da svolgere.
Nel dettaglio, gli istruttori devono possedere patenti A, B, C+E e D se abilitati a insegnare anche su motocicli e ciclomotori. Per le sole autovetture e mezzi pesanti, bastano le categorie B, C+E e D. Chi invece apre una scuola guida deve avere almeno le patenti speciali B, C e D. È importante ricordare che, in caso di revoca della patente, anche l’abilitazione all’insegnamento decade.
L’esame per istruttore si articola in tre prove: una prova scritta con 80 domande a risposta multipla (con massimo due errori consentiti), un colloquio orale con la commissione e una prova pratica di guida. Anche in questo caso, il superamento dell’esame consente il rilascio del tesserino di abilitazione.
Sia per gli insegnanti che per gli istruttori, l’abilitazione non è valida a tempo indeterminato. Il tesserino deve essere rinnovato ogni due anni attraverso la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. A tal proposito, vengono periodicamente organizzati corsi a Cagliari per il rinnovo ed il rilascio dell’abilitazione all’insegnamento nelle autoscuole, rivolti a chi è già in possesso del titolo e intende proseguire l’attività.
Va inoltre considerato che gli istruttori di guida possono lavorare fino al compimento del 68° anno di età. Oltre questa soglia, possono proseguire solo se mantengono attive le patenti C o CE, con la limitazione però di non superare i 68 anni per la guida di veicoli con massa complessiva superiore alle 20 tonnellate.
L’accesso alla professione nelle autoscuole, sia per l’insegnamento teorico che per la guida, è regolato da percorsi formativi e verifiche articolate. Una volta ottenuta l’abilitazione, è possibile esercitare come dipendenti o come lavoratori autonomi, ma sempre nel rispetto delle norme sul rinnovo e sull’idoneità psico-fisica e legale. Un settore in cui la preparazione e l’aggiornamento costante sono parte integrante dell’attività quotidiana.
