L’inflazione frena il fuori casa: 14 milioni di italiani rinunciano a bar e ristoranti

Il terzo rapporto Italgrob-Censis evidenzia che un italiano su due ha rinunciato alla colazione al bar o al pasto al ristorante per l’inflazione, ma il 90% li ritiene fondamentali per la qualità della vita

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Sono 14 milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno dovuto rinunciare, almeno una volta, a colazione al bar o al pasto al ristorante a causa dell’aumento dei prezzi, del taglio delle spese e delle minori disponibilità economiche. Lo rivela il terzo rapporto Italgrob-Censis, presentato nei giorni scorsi al Senato, che fa il punto sul “fuori casa” in Italia.

Secondo il rapporto, 1 italiano su 6 è convinto che l’inflazione superi il 20%, e il 55,8% prevede un ulteriore aumento nei prossimi mesi.

L’inflazione pesa, ma la voglia di stare insieme non si spegne

Nonostante il caro vita, il desiderio di convivialità resta forte tra gli italiani: il 60,7% vorrebbe nei prossimi mesi potersi recare di più in ristoranti, bar, enoteche e trattorie. Per l’83,4% degli italiani, la presenza di luoghi in cui potersi incontrare e stare insieme è importante per il proprio benessere, e il 90,9% li ritiene addirittura fondamentali per la qualità della vita collettiva.

Il fuori casa: un valore per l’economia e la società

Vivere delle esperienze di consumo all’esterno delle mura domestiche è per gli italiani condivisione, scambio culturale, relazionalità con familiari e amici e permette di rafforzare i legami sociali, incoraggiando allo stesso tempo la conservazione delle tradizioni e l’innovazione nell’ambito alimentare”, ha sottolineato Antonio Portaccio, presidente di Italgrob (Federazione italiana dei distributori Horeca). “Il fuori casa rappresenta un valore per l’economia e per la società italiana nel suo complesso. Non penalizzare questo settore significa valorizzare la diversità italiana e una più alta qualità della vita collettiva”.

Il rapporto evidenzia la necessità di misure di sostegno al settore del fuori casa, che soffre l’aumento dei costi e la riduzione dei consumi. “Affinché il fuori casa possa esercitare i suoi benefici effetti deve essere sostenibile per le imprese e con prezzi dei suoi beni e servizi accessibili per i consumatori”, ha affermato Portaccio. “È essenziale che all’impegno degli attori della filiera, a cominciare dalla Distribuzione Horeca, siano quindi affiancati interventi di supporto alla domanda dei consumatori e alle imprese”.

I dati chiave del rapporto

Il fuori casa: un pezzo fondamentale dell’identità italiana

Il rapporto Italgrob-Censis conferma il ruolo centrale del fuori casa nella cultura e nella società italiana. I bar, i ristoranti, le enoteche e le trattorie sono luoghi di incontro, di socializzazione e di scambio culturale che contribuiscono a rafforzare i legami sociali e a valorizzare le tradizioni locali. Sostenere questo settore significa investire nel futuro dell’Italia e nella qualità della vita dei suoi cittadini.

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