Negli ultimi mesi è aumentato l’allarme per le truffe ai danni degli anziani, spesso orchestrate da criminali che si fingono appartenenti alle forze dell’ordine. Il quotidiano Avvenire ha riportato diversi episodi che evidenziano la sofisticazione di queste truffe, caratterizzate da una narrativa credibile e mirata a colpire una delle fasce più vulnerabili della popolazione.
In Alto Adige, un uomo che si spacciava per maresciallo dei carabinieri ha cercato di truffare tre donne, tra cui due ultraottantenni e una 66enne residente a Egna. Con la scusa di coinvolgerle in un’operazione di polizia, il truffatore ha chiesto informazioni personali e organizzato incontri per ottenere denaro. Tuttavia, le vittime, insospettite, hanno allertato i veri carabinieri, che sono intervenuti in tempo per sventare il raggiro.
Queste truffe seguono schemi consolidati. I criminali contattano le vittime simulando emergenze familiari o situazioni di pericolo imminente. In alcuni casi, sfruttano persino il numero di emergenza 112 per rendere più credibile la loro identità, mantenendo la linea telefonica aperta per rispondere direttamente e ingannare ulteriormente.
Episodi analoghi sono stati segnalati in varie regioni italiane. A Oristano, un falso sottufficiale ha tentato di estorcere denaro a un’anziana, sostenendo che il figlio fosse stato arrestato per un incidente mortale. La vicenda si è conclusa con l’arresto di due uomini originari della Campania. A Spinazzola, un 28enne di Napoli ha raggirato una donna convincendola a consegnare gioielli per un valore di 30mila euro, con la scusa di una cauzione.
Anche in Toscana, a Bagni di Lucca, una coppia ha rischiato di essere truffata da finti funzionari di polizia, che avevano richiesto un bonifico di 12mila euro per smascherare un presunto direttore di banca corrotto. Grazie all’intervento dei carabinieri, il tentativo è stato bloccato.
Un altro stratagemma diffuso coinvolge falsi avvocati che minacciano azioni legali per ottenere denaro. A Cernusco sul Naviglio, un 44enne è stato arrestato dopo aver convinto un uomo a pagare 1.400 euro per evitare una falsa accusa di molestie.
Il fenomeno delle truffe digitali
Le truffe non si limitano agli incontri faccia a faccia. La Polizia postale ha registrato un incremento del 32% nei casi trattati nel 2024 rispetto all’anno precedente. Le denunce sono passate da 16.325 nel 2023 a 18.714 nel 2024, con danni economici complessivi di 181 milioni di euro. Inoltre, le segnalazioni online hanno superato quota 82mila, includendo un numero crescente di truffe digitali.
Negli Stati Uniti, i criminali stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per replicare le voci di bambini, con l’obiettivo di inscenare falsi rapimenti e chiedere riscatti. Il distretto scolastico di Peekskill ha lanciato l’allarme, sottolineando come gli audio siano spesso prelevati dai social media. Anche l’FBI ha avvertito dei rischi associati a queste tecnologie. Sebbene in Italia non siano ancora stati segnalati casi simili, gli esperti raccomandano prudenza.
Come difendersi dalle truffe
Le autorità invitano a diffidare di richieste di denaro, soprattutto quando presentate con urgenza o legate a presunte emergenze. In caso di dubbi, è fondamentale contattare direttamente le forze dell’ordine tramite canali ufficiali e non seguire istruzioni fornite durante le chiamate sospette. Segnalare tempestivamente qualsiasi tentativo di truffa può aiutare a fermare i responsabili e a prevenire ulteriori vittime.
La collaborazione dei cittadini, unita all’intervento delle forze dell’ordine, resta l’arma più efficace contro questo crescente fenomeno.
































