(Adnkronos) – Le malattie cardiovascolari e cardiometaboliche, insieme alle patologie ginecologiche e senologiche, rappresentano oggi alcune tra le principali sfide di salute pubblica in Italia. Sono responsabili di gran parte della mortalità e della morbilità, con un impatto crescente non soltanto sulla vita dei cittadini, ma anche sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Da questa consapevolezza nasce ‘Prevenzione è salute’, una campagna nazionale di prevenzione e screening promossa da Summeet e Inrete, con il patrocinio e la collaborazione delle principali società scientifiche di riferimento – Amd, Fadoi, Fimmg, Fofi, Itacare-P, Sic, Sid, Sifes e Mr, Sigo, Simg, Sio – e di numerose associazioni di pazienti e altri enti tra cui associazione Amici Obesi Onlus, Conacuore, Europa Donna Italia, Fand, Fondazione italiana per il cuore, Lilt, Loto Odv. L’iniziativa, presentata questa mattina al ministero della Salute, intende portare la prevenzione direttamente tra le persone, nelle piazze e nelle comunità, promuovendo la cultura della salute attraverso informazione, educazione e consulenze mediche gratuite. Per facilitare l’accesso alle attività promosse è stata realizzata una landing page che contiene tutte le informazioni utili al cittadino.
“La prevenzione rappresenta oggi la vera frontiera della sanità pubblica. Agire precocemente significa salvare vite, ridurre le disuguaglianze e garantire sostenibilità al sistema. Questa campagna nasce per rendere la prevenzione accessibile, concreta e vicina ai cittadini”, afferma Pasquale Perrone Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare presso l’università degli Studi di Napoli Federico II e presidente Società italiana di cardiologia (Sic), coordinatore del progetto per lo Steering Committee, insieme a Fabrizio Oliva, direttore Dipartimento Cardiotoracovascolare Struttura complessa Cardiologia 1 – Emodinamica dell’ospedale Niguarda di Milano, past president Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco). “La prevenzione cardiovascolare riguarda tutti e la sua importanza dovrebbe essere introdotta anche nelle scuole secondarie e nei luoghi di lavoro – sottolinea Oliva – Per questo iniziative come quella che oggi presentiamo sono fondamentali per contrastare la mortalità e intervenire tempestivamente agendo sull’informazione e la conoscenza”.
Il progetto – riporta una nota – si articola su tre direttrici principali: la sensibilizzazione, attraverso eventi, campagne informative e strumenti dedicati alla diffusione della cultura della prevenzione; l’educazione, con la promozione di stili di vita sani e comportamenti virtuosi in grado di ridurre l’incidenza delle patologie croniche; e infine i controlli e le consulenze mediche gratuite negli ambiti cardiovascolare, cardiometabolico e salute femminile.
“Il ministero è fortemente impegnato nel promuovere iniziative che favoriscano la diagnosi precoce e la consapevolezza dei fattori di rischio – dichiara Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute – Il nostro obiettivo è costruire un sistema sanitario sempre più proattivo, capace di intervenire prima che la malattia si manifesti, attraverso politiche integrate che promuovano stili di vita sani, adesione agli screening oncologici e una crescente attenzione ai determinanti ambientali e sociali della salute. Fondamentale è anche il ruolo della comunicazione: comunicare bene significa costruire consapevolezza, fiducia e partecipazione. Senza una comunicazione chiara, accessibile e fondata sull’evidenza scientifica, nessun programma di prevenzione può davvero raggiungere i cittadini”.
La campagna si propone di aumentare la conoscenza dei cittadini sull’importanza della prevenzione e delle patologie oggetto dell’iniziativa, migliorare la qualità di vita attraverso diagnosi precoce e accesso tempestivo a cure adeguate, contribuire alla riduzione della pressione sul Ssn e rafforzare la collaborazione tra istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti e sistema sanitario. “La prevenzione non è un costo, ma un investimento – evidenzia Francesco Saverio Mennini, capo del Dipartimento Programmazione dei dispositivi medici del farmaco e delle politiche in favore del Ssn del ministero della Salute – Ogni euro speso in prevenzione restituisce valore economico e sociale. Occorre rafforzare politiche basate sull’evidenza e sulla partecipazione dei cittadini. Proprio in questa ottica, di investimento e non costo, il ministero della Salute ha destinato risorse aggiuntive per la prevenzione pari a circa 500 milioni per il 2026”.
E prevenzione è la parola d’ordine anche per le associazioni di pazienti e per gli altri enti che hanno aderito al progetto. “Le persone che convivono con una patologia oncologica conoscono l’importanza della diagnosi precoce, che può incidere in modo determinante sul percorso di cura e sulla prognosi. E’ quindi essenziale che l’adesione ai programmi di screening diventi una prassi consolidata per tutti. Iniziative come questa rappresentano un contributo significativo alla diffusione della conoscenza, della consapevolezza e di una solida cultura della prevenzione”, rimarca Rosanna D’Antona presidente di Europa Donna Italia. “La prevenzione resta l’arma più efficace per vincere i tumori, ma persiste una forte disomogeneità a livello regionale – osserva Giorgio De Toma, membro del Comitato scientifico della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori – Serve un piano nazionale di prevenzione oncologica e una maggiore informazione sui corretti stili di vita”.
Da novembre 2025 a giugno 2026 ‘Prevenzione è salute’ farà tappa nelle principali piazze italiane con stand dedicati e attività di screening gratuite, tra cui misurazioni cliniche di base (pressione, glicemia, colesterolo, Bmi) e consulenze specialistiche. I dati raccolti in forma anonima contribuiranno al monitoraggio epidemiologico, offrendo una fotografia aggiornata dello stato della prevenzione in Italia. I risultati saranno presentati alle istituzioni e agli stakeholder in occasione di un evento pubblico conclusivo.
Al progetto – conclude la nota – hanno aderito in qualità di sponsor con un contributo non condizionante Lilly, Medicair Group, Menarini Group e Menarini Stemline, Piam Farmaceutici e Recordati.
