La poca conoscenza dei termini genera grossa confusione
Cannabis, CBD e THC. Spesso si fa una grossa confusione tra questi diversi termini che hanno sì degli elementi comuni ma che alla base vedono profonde differenze. L’argomento Cannabis è visto sempre in modo particolare con la vendita di prodotti specifici, di fiori cbd e così via. Parliamo in particolare proprio di THC e CBD, i due cannabinoidi prodotti dalla Cannabis Sativa. Sono due elementi che interagiscono con quello che è il sistema endocannabinoide dell’uomo (la regolazione delle diverse funzioni del nostro corpo) con effetti però completamente diversi tra loro.
Come agiscono CBD e THC sui recettori del cervello?
La differenza più importante? Il CBD (Cannabidiolo) non ha alcun effetto psicotropo a differenza del THC (e delta-9-tetraidrocannabinolo). Che cosa significa nello specifico? La loro differente struttura molecolare fa sì che si attivino attività e comportamenti differenti in riferimento ai recettori CB1 e CB2 che sono presenti nel nostro cervello. Il CBD è legato ai recettori CB2 e la sua azione sull’endocannabinoide è indiretta con effetti assolutamente benefici. Al contrario il THC è legato ai recettori CB1, azione diretta sul sistema endocannabinoide, stato di coscienza alterato e importanti effetti psicoattivi.
Grosse differenze anche sotto l’aspetto legale
Ci sono anche delle differenze di rilievo in quelli che sono considerati gli effetti collaterali. Se da una parte con THC si potrebbero manifestare ansia, alterazione della memoria, tachicardia, vertigini e una riduzione dell’attenzione e dei riflessi con CBD potrebbero verificarsi episodi di sonnolenza, stanchezza e difficoltà di digestione. Certamente questi ultimi fattori molto meno invasivi dei primi. Ovviamente anche sotto l’aspetto legale esistono differenza fondamentali. Il CBD non è considerata una sostanza stupefacente perché non crea dipendenza e non mette a rischio la salute. Il THC invece è inserito nelle sostanze stupefacente: c’è il divieto assoluto in molti Paesi di produzione, vendita e consumo.
La vendita e l’utilizzo di CBD in olio e capsule
Abbiamo parlato dei tanti vantaggi del CBD. Qui da noi in Italia così come in molti altri Paesi dell’Europa può essere venduto in diverse modalità come, ad esempio, l’olio e le capsule. La base deve essere la derivazione da canapa certificata che abbia valori di THC più bassi rispetto ai limiti imposti falla legge. Cosa controllare per evitare ogni dubbio? Conformità alle normative vigenti, provenienza da filiere tracciabili (e corte), consultare certificati completi sulle varie analisi e anche l’assenza di additivi chimici così come dei pesticidi.
Problemi di insonnia? Assumere CBD è la soluzione ideale
L’utilizzo del CBD risulta fondamentale per chi ne necessita. Il suo “lavoro” per il beneficio di un equilibrio del sistema endocannabinoide fa sì che ci siano effetti positivi su diversi fattori: antidolorifici, antinfiammatori e anche ansiolitici. In più è indicato per combattere l’insonnia (dormire bene è un aspetto fondamentale), l’inappetenza e anche la nausea. Per i tempi e la modalità di assunzione il consiglio è sempre quello di rivolgersi a personale qualificato o al vostro medico di fiducia che vi sapranno consigliare nel modo migliore e a vostro vantaggio.
