Lunedì scorso, nell’aula Consiglio del Rettorato dell’Università di Cagliari, è stato presentato il progetto YouGoody, un’iniziativa promossa dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere 100.000 cittadini in tutta Italia, con un focus particolare sulla Sardegna, dove si punta a reclutare tra i 7.000 e i 10.000 partecipanti.
YouGoody vuole rendere i cittadini protagonisti nella prevenzione del cancro. Attraverso la compilazione di questionari online gratuiti, i partecipanti potranno descrivere le proprie abitudini alimentari, stili di vita e stato di salute. I dati raccolti saranno utilizzati per identificare stili di vita e alimentari associati al mantenimento di un buono stato di salute e per promuovere strategie di prevenzione mirate.
La Sardegna, spesso esclusa dalle indagini statistiche sugli stili di vita, avrà un ruolo centrale in YouGoody. L’Università di Cagliari, con il supporto di associazioni e organizzazioni locali, si impegnerà a coinvolgere una significativa porzione della popolazione sarda, rappresentando tutte le fasce d’età e i gruppi socio-demografici principali.
I dati raccolti da YouGoody saranno resi disponibili ai ricercatori per sostenere la ricerca pubblica sulla prevenzione del cancro. L’utilizzo di tecnologie digitali permetterà di monitorare nel tempo le abitudini dei partecipanti, offrendo informazioni preziose per studi epidemiologici innovativi.
L’invito è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni che desiderano dare il proprio contributo alla lotta contro il cancro. La partecipazione a YouGoody è un gesto concreto di impegno per la propria salute e per quella della comunità.
Come partecipare: Per partecipare al progetto YouGoody è sufficiente compilare i questionari online disponibili sul sito web dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
YouGoody rappresenta un’importante opportunità per promuovere la prevenzione del cancro in Sardegna e in Italia. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per il successo del progetto e per costruire una società più consapevole e preparata ad affrontare questa sfida.