Salute mentale bambini e adolescenti: in Italia 1 su 5 soffre di ansia

Dati allarmanti emergono dall'indagine di Telefono Azzurro. Il 17° Seminario Internazionale di Formazione in Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza lancia un appello: è urgente un'azione globale per tutelare il benessere mentale dei più piccoli

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Il 17esimo Seminario Internazionale di Formazione in Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, promosso da Fondazione Child e Telefono Azzurro, ha acceso i riflettori su un tema di primaria importanza: la salute mentale dei bambini e degli adolescenti.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, 1 individuo su 7 tra i 10 e i 19 anni nel mondo soffre di disturbi mentali. In Europa, 9 milioni di adolescenti sono alle prese con problemi di salute mentale, principalmente depressione, ansia e disturbi comportamentali. Il dato più allarmante è che il suicidio rappresenta la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni, con un rischio ancora più elevato per i gruppi emarginati e discriminati.

Dall’ultima indagine di Telefono Azzurro, 1 ragazzo su 5 si sente in ansia e 1 su 3 considera vergognoso chiedere aiuto ad un esperto di salute mentale.

L’ascolto dei bambini e degli adolescenti è fondamentale per comprendere i loro bisogni e rispondere in modo efficace. La comunicazione, la fiducia e il sostegno sono elementi chiave per il loro benessere mentale.

Fondamentale è la collaborazione tra esperti a livello internazionale per mettere in atto azioni concrete e migliorare la salute mentale dei più piccoli. La ricerca, la condivisione di conoscenze e lo sviluppo di nuove categorie di analisi sono strumenti necessari per comprendere questo problema complesso.

La salute mentale dei bambini e degli adolescenti non può essere ignorata. È una questione di grande urgenza che richiede l’impegno di tutti: istituzioni, esperti, famiglie e società civile. Solo con un’azione a livello globale si potrà fare la differenza e costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Il seminario ha visto la partecipazione di illustri figure della neuropsichiatria e psichiatria infantile, tra cui Alberto Siracusano, Ernesto Caffo, Gian Vittorio Caprara, James Frederick Leckman e Bennett L. Leventhal. I loro interventi hanno sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare e globale al problema, con l’obiettivo di promuovere il benessere mentale dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo.

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