I disturbi alimentari non si limitano a ciò che accade davanti a un piatto. Dietro la scelta di saltare un pasto, contare ossessivamente le calorie o eliminare interi gruppi alimentari, si nasconde spesso una lotta silenziosa che può compromettere profondamente la salute femminile. Tra le conseguenze più sottovalutate c’è la fertilità: un equilibrio delicato che può spezzarsi facilmente sotto il peso di abitudini alimentari estreme.
I disturbi alimentari più comuni nelle donne
Anoressia. Tra i disturbi alimentari, l’anoressia nervosa è forse il più noto, ma anche uno dei più pericolosi. La paura intensa di ingrassare spinge molte donne a ridurre drasticamente l’assunzione di cibo, fino a livelli che il corpo non riesce più a sostenere. Il ciclo mestruale spesso si interrompe, un segnale chiaro che qualcosa non va. Senza un apporto energetico adeguato, l’organismo mette in pausa le funzioni non essenziali, compresa la riproduzione.
Bulimia. Qui lo schema è diverso, ma non meno dannoso. Chi soffre di bulimia alterna abbuffate a comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto. Questo continuo stress metabolico destabilizza il sistema ormonale, rendendo difficile il concepimento. Il corpo non riesce a trovare un equilibrio, e ogni ciclo mestruale diventa irregolare o assente.
Ortoressia. Meno conosciuta ma in crescita, l’ortoressia si manifesta come un’ossessione per il “mangiare sano”. Il paradosso? L’eccesso di controllo porta a un’alimentazione restrittiva, che può causare carenze vitaminiche e alterazioni ormonali. Non tutto ciò che è “sano” lo è davvero, soprattutto quando diventa un’ossessione che mina l’equilibrio del corpo e della mente.
Alimentazione e fertilità: il ruolo chiave di una dieta equilibrata
Una dieta bilanciata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, è una delle armi più potenti per proteggere la fertilità. Al contrario, zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi ultra-processati possono interferire con la regolazione ormonale, alterando l’ovulazione.
Anche il peso corporeo gioca un ruolo fondamentale. L’obesità, così come il sottopeso, possono ridurre significativamente le probabilità di concepimento. E non è un discorso estetico: si tratta di fisiologia. Un corpo in squilibrio fatica a prepararsi alla gravidanza. Un medico o un nutrizionista possono aiutare a costruire un piano alimentare su misura, che tenga conto delle necessità fisiche ma anche emotive.
Quando gli ormoni si ribellano: il sistema endocrino sotto stress
I disturbi alimentari alterano profondamente il sistema ormonale. È come se il corpo ricevesse un segnale d’allarme costante: “non è il momento di riprodursi”. Questo avviene perché la produzione di estrogeni, progesterone e altri ormoni cruciali viene rallentata o addirittura bloccata.
L’amenorrea ipotalamica, cioè la scomparsa del ciclo mestruale dovuta a stress fisico o emotivo, è uno degli effetti più comuni dell’anoressia e è un campanello d’allarme per la fertilità. Senza ovulazione, non può esserci concepimento. Ristabilire l’equilibrio ormonale è possibile, ma richiede tempo, cure specifiche e un forte supporto psicologico.
Cercare una gravidanza con un passato (o presente) di disturbi alimentari
Per molte donne, il desiderio di diventare madri si scontra con un passato difficile. Chi ha sofferto, o soffre ancora, di disturbi alimentari può trovarsi davanti a sfide uniche nel momento in cui decide di cercare una gravidanza. Il corpo, dopo anni di restrizioni o eccessi, potrebbe non rispondere come sperato. Le irregolarità mestruali, l’ovulazione compromessa e la bassa riserva ovarica sono problemi frequenti. Ma anche la qualità degli ovuli può risentirne, così come la capacità dell’utero di sostenere una gravidanza.
Il consiglio? Non affrontare questo percorso da sole. Consultare un ginecologo esperto in fertilità e uno psicologo specializzato in disturbi alimentari è il primo passo per riconquistare il proprio corpo e trasformare il desiderio di maternità in realtà.