A Olbia torna per il terzo anno consecutivo l’iniziativa “Leishmania Free”, un progetto nato per contrastare la diffusione della leishmaniosi, una delle malattie infettive più gravi e diffuse tra i cani, che può colpire anche l’uomo. Dal 13 al 15 giugno circa 300 cani ospitati nel rifugio “I Fratelli Minori” LIDA Sez Olbia, diretto da Cosetta Prontu, saranno sottoposti gratuitamente a test, vaccinazioni e trattamenti antiparassitari.
Il piano d’azione prevede che solo gli animali risultati negativi ai test sierologici vengano vaccinati contro la Leishmaniosi, mentre tutti, indipendentemente dall’esito degli esami, riceveranno presidi ad azione repellente contro i pappataci, insetti vettori della malattia. In parallelo verranno effettuate sterilizzazioni, con l’obiettivo di contenere il randagismo, un fenomeno diffuso soprattutto nel Meridione italiano e strettamente connesso all’abbandono degli animali, che contribuisce a mantenere attivi i cicli di trasmissione della Leishmaniosi.
L’iniziativa è promossa da AmoGliAnimali Onlus, associazione attiva nella tutela degli animali da compagnia, in collaborazione con MSD Animal Health, azienda impegnata nella prevenzione e nella promozione del concetto di “One Health”, ovvero un approccio integrato alla salute degli animali, dell’uomo e dell’ambiente. Madrina del progetto è Elisabetta Canalis, particolarmente legata alla sua terra d’origine e da sempre vicina alla causa della protezione animale.
Il progetto, nato nel 2021 con il patrocinio del Ministero della Salute, ha ricevuto anche un riconoscimento istituzionale: la Medaglia del Presidente della Repubblica, conferita da Sergio Mattarella. Dopo due edizioni a Pantelleria, “Leishmania Free” è approdato a Olbia, dove si conferma per il terzo anno consecutivo. Secondo i dati riportati nella circolare ministeriale del 2020, in Sardegna nel 2017 sono stati effettuati circa 45.000 test sierologici sui cani, con un tasso di positività del 34%. Le mappe europee più recenti segnalano la presenza costante dei principali vettori – Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi – in diverse zone dell’isola, inclusa Olbia.
L’azione preventiva è dunque considerata strategica. Secondo Mauro Cervia, presidente di AmoGliAnimali Onlus e medico veterinario, la malattia, sebbene incurabile, può essere controllata attraverso la vaccinazione e campagne strutturate come questa. Anche per Simona Viola di MSD Animal Health, il progetto rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra professionisti, volontariato e aziende, per migliorare la salute degli animali e, di riflesso, delle comunità.