Un’ulteriore scoperta eccezionale ha avuto luogo nella penisola di Capo Caccia, ad Alghero. Oltre al primo nido di Falco Pescatore, dalla primavera del 2020 tornato a nidificare sull’isola dopo 60 anni, è stato individuato un secondo nido con due nuovi nati. Si tratta di un evento straordinario che consolida il ruolo del Parco di Porto Conte come area di eccellenza per la nidificazione di questa specie prioritaria per la conservazione.
Le operazioni di inanellamento e posizionamento dei ricevitori GPS sui tre pulli del primo nido, giunte alla quinta stagione riproduttiva, hanno portato alla scoperta del secondo nido. Un ritrovamento che arricchisce ulteriormente il patrimonio naturalistico di Capo Caccia e Porto Conte, già riconosciuti come habitat d’elezione per diverse specie di rapaci, tra cui l’avvoltoio grifone e l’avvoltoio capovaccaio.
“Salutiamo con grande entusiasmo queste eccezionali scoperte”, commenta il Presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca. “Le nostre aree protette sono diventate un punto di riferimento per l’avifauna marina-costiera, un vero e proprio hot-spot per rapaci e procellariformi”.
Un’ulteriore conferma arriva dal Direttore delle Aree Protette, Mariano Mariani: “Il Parco di Porto Conte si distingue come area di eccellenza per la nidificazione, unica in Italia ad ospitare due nidi attivi di Falco Pescatore. La presenza di queste specie dimostra l’efficacia delle nostre azioni di tutela e ci spinge a lavorare ancora di più per la protezione degli habitat e delle specie che caratterizzano le nostre aree”.
L’impegno del Parco si concretizza anche in due nuovi finanziamenti destinati a potenziare le azioni di conservazione e monitoraggio dell’avvoltoio capovaccaio e di altre specie, grazie all’installazione di un moderno sistema di videosorveglianza.


