Sarà per il cielo terso, per il sole che illuminava perfettamente sullo sfondo la catena montuosa dei Sette Fratelli o per la temperatura gradevole, intorno ai 18 gradi, ma è bastato attendere pochi istanti per assistere all’involo dei sette grifoni rilasciati venerdì nell’ambito del programma di ripopolamento della specie nel sud Sardegna portato avanti da LIFE Safe for Vultures, il progetto di cui è capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e di cui sono partner l’Agenzia Forestas, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation.
Gli operai del cantiere boschivo di Monte Genis, a Villasalto, non hanno avuto neanche il tempo di completare l’apertura della voliera di ambientamento realizzata grazie al progetto che, incuranti della loro presenza, i grifoni hanno iniziato a spiccare il volo in rapida sequenza, prestandosi solo per qualche scatto prima di partire alla riscoperta della libertà.
Tra i sette animali rilasciati c’era Maira, un individuo donato al progetto dalla Lpo, la Ligue pour la Protection des Oiseaux, i cui rappresentanti hanno partecipato all’apertura della voliera per celebrare l’inizio di una nuova collaborazione. Con Bruno Berthemy, ormai di casa in Sardegna, c’era Jean-François Terrasse, tuttora in attività nonostante i suoi 92 anni: col fratello Michel è stato tra i fautori della conservazione del grifone, dell’avvoltoio monaco e del gipeto, partecipando a tutti i progetti francesi di reintroduzione di queste specie. Hanno inoltre assistito al rilascio il capo di gabinetto dell’Assessorato regionale dell’Industria, Guido Portoghese, e la responsabile del Settore Sottoprodotti Area C dell’Asl 8 di Cagliari, Alessandra Demuru.
Simili tra loro sono le storie di Zinnicas e Dolianova, recuperati entrambi alla fine del 2024 grazie a due allevatori che hanno realizzato il carnaio per l’alimentazione supplementare del grifone nelle proprie aziende: Simon Mulas e Antonio Ligas, assieme a tanti altri allevatori, oggi rappresentano un presidio fondamentale su tutto il territorio sardo. Zinnicas aveva un’ala fratturata, è stato operato con successo e curato dai veterinari di Forestas, Dolinanova era magro e affamato ed è stato accudito nel centro di recupero della fauna selvatica.
Fraigada era stato recuperato in marzo. Volava attorno a Villasalto, ma i problemi all’ala sinistra hanno reso necessarie le cure mediche e un ulteriore periodo in cattività. Ha ripreso a volare anche Perdas, diventato famoso in estate per essere stato coinvolto in un incidente stradale, fortunatamente di lieve entità. Corallo e Casargius, infine, non avevano mai provato lo stupore che si prova a sorvolare la Sardegna: la loro permanenza in voliera è durata di più rispetto agli altri grifoni con cui erano arrivati dalla Spagna.
































