Crisi climatica, nel 2023 in Italia +22% di eventi estremi

Alluvioni, frane, mareggiate e temperature eccezionali: i dati del report di Legambiente

? Linda Russ | Pixabay

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La crisi climatica avanza a passi svelti e l’Italia è sempre più fragile agli eventi estremi. Nel 2023, secondo un nuovo report dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato insieme al Gruppo Unipol, si sono verificati ben 378 eventi meteorologici estremi, con un aumento del 22% rispetto al 2022.

Tra i casi più drammatici del 2023, le due alluvioni che hanno sconvolto l’Emilia-Romagna: il 2 e 3 maggio la prima e tra il 15 e il 17 maggio la seconda, più grave e che ha coinvolto 44 comuni, principalmente nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna. I danni sono stati ingenti, per oltre 8,8 miliardi di euro, e hanno coinvolto abitazioni, viabilità, agricoltura e infrastrutture.

Nel dettaglio, rileva Legambiente, in Italia nel 2023 si sono verificati:

Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato.

In aumento soprattutto alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record registrate nelle aree urbane (+150% rispetto ai casi del 2022), le frane da piogge intense (+64%); e poi le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%), e gli allagamenti (+12,4%).

“Gli eventi meteo estremi – dichiara Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente – stanno aumentando con sempre maggiore frequenza e intensità e a pagarne lo scotto sono i territori e i cittadini. Il Governo Meloni approvi subito il Piano nazionale di adattamento al clima, stanziando anche le relative risorse. Il rischio è che l’Italia, senza il Piano e gli adeguati stanziamenti per la prevenzione, assenti anche nella Legge di bilancio in via di approvazione, continui a rincorrere le emergenze”.

Fonte Iconameteo.it (https://bit.ly/4aC5d9E)

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