Arriva il “super green pass”: valido anche in zona bianca fino al 15 gennaio

Dal 6 dicembre niente ristorante, cinema e teatro per chi non è vaccinato, anche in zona bianca

Controllo green pass

Approvato in Consiglio dei ministri il decreto che introduce il “super green pass”. Il nuovo certificato verde varrà anche in zona bianca e sarà in vigore dal 6 dicembre fino al 15 gennaio con possibilità di proroga. Chi non è vaccinato potrà continuare ad andare al lavoro esibendo un esito negativo del tampone, che però non sarà più sufficiente per entrare al ristorante, al cinema o al teatro.

Mentre per i no vax il test negativo servirà anche per utilizzare il trasporto ferroviario regionale e il trasporto pubblico locale.

Ecco il decreto Covid sul “super green pass”, appena approvato dal Consiglio dei ministri, per punti:

Per i vaccinati resta l’unico limite della zona rossa. Per i no vax stretta fin dalla zona bianca. È la filosofia che ispira il decreto sul green pass rafforzato. In zona gialla e arancione, quindi, non ci saranno le chiusure delle attività commerciali, ma vi potranno accedere solo i possessori del super green pass.

Accolta la richiesta delle Regioni, che volevano fare partire il nuovo certificato verde dal 6 dicembre, mentre Cts e ministero della Sanità proponevano di anticipare già al 29 novembre. Il super green pass, valido per i vaccinati e i guariti dal Covid, entrerà in vigore già in zona bianca. Mascherina all’aperto per tutti – vaccinati o no – dalla zona gialla in poi.

Per i trasporti di lunga percorrenza come l’alta velocità resta in vigore il green pass tradizionale, ottenibile anche coi tamponi. Per il tpl e per i regionali deve essere ancora raggiunta un’intesa, visto che si tratta dei mezzi di trasporto utilizzati per andare al lavoro. Sui posti di lavoro si accede con tampone.

Obbligo vaccinale dal 15 dicembre per comparto sicurezza, difesa e istruzione. Nel decreto sul super green pass approvato in Cdm non ci sono indicazioni per la vaccinazione degli under 12. Il governo attende che siano prese decisioni in sede Ema e Aifa. 

Fonte «Agenzia DiRE.it» 

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