Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
mercoledì, 17 Dicembre 2025
  • Login
  • Registrati
  • CagliariNEWS
  • SassariNEWS
  • Musica
  • Cinema & Serie TV
  • Libri
  • Eventi
  • Sport
  • Itinerari
S&H Magazine
S&H Magazine
  • Login
  • Registrati
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
S&H Magazine

Il Museo delle Civiltà presenta LABORATORIO NEANDERTHAL. Le scoperte di Grotta Guattari

di Redazione
17 Dicembre 2025
in Italia & Mondo
🕓 11 MINUTI DI LETTURA
44 2
18
CONDIVISIONI
200
VISUALIZZAZIONI
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(Adnkronos) – Il MUCIV-Museo delle Civiltà prosegue il processo di rinnovamento e accrescimento delle proprie collezioni inaugurando una nuova area espositiva: LABORATORIO NEANDERTHAL. Le scoperte di Grotta Guattari.  

Al centro del progetto sono gli straordinari reperti provenienti da Grotta Guattari – sito preistorico di fama internazionale situato a San Felice Circeo (Latina) – trasferiti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina. Gli ultimi ritrovamenti – che contribuiscono ad aggiornare le nostra conoscenze sui Neanderthal e sul territorio da essi abitato – si riuniscono ai reperti già precedentemente esposti, e proprio la loro riunificazione e musealizzazione permanente rende il MUCIV-Museo delle Civiltà l’epicentro non solo della loro conservazione e condivisione con il pubblico, ma anche delle ricerche ancora in corso su questo eccezionale patrimonio del nostro passato, configurando l’intero progetto come quello di un vero e proprio LABORATORIO NEANDERTHAL. (Fotogallery) 

LEGGI ANCHE

Pulizie di casa? 1 gatto su 3 si nasconde per la paura, i cani sono molto più coraggiosi

Supercoppa Italiana, Leao salta Milan-Napoli? Le condizioni

Gran Bretagna, incriminato per strangolamento il nipote di Churchill e parente di Diana

“Accolgo con grande soddisfazione la realizzazione di questo allestimento permanente atteso da anni che dà ragione, ancora una volta, del ruolo centrale del cranio di Homo neanderthalensis rinvenuto nel 1939 all’interno della Grotta Guattari a San Felice Circeo, nello studio di questo nostro ormai celebrato antenato e, più in generale, dell’evoluzione umana in Italia, ma che soprattutto consente di ricollocare e offrire all’analisi dei fruitori del MUCIV-Museo delle Civiltà, degli studiosi e degli addetti ai lavori, il prezioso reperto fossile nel suo contesto togliendolo dall’isolamento. Ciò è stato possibile grazie all’integrazione del cranio conservato dal 1961 nel Museo dedicato al grande paletnologo Luigi Pigorini, l’attuale MUCIV, con altri reperti fossili umani rinvenuti nel corso delle ricerche archeologiche condotte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, a partire dal 2019 e ancora in corso. La soddisfazione è ancora maggiore perché in progetti come quello che oggi si realizza, si fondono tutte le attività di cui si compone la tutela del patrimonio culturale, così come viene definita nel Codice dei beni culturali e del paesaggio: ricerca, studio e conservazione, finalizzate alla pubblica fruizione, e quindi alla diffusione della conoscenza delle nostre radici storiche e culturali. Non posso esimermi dal sottolineare infine lo straordinario contributo di conoscenza e competenza fornito dall’equipe multidisciplinare costituita da studiosi di fama internazionale nel campo della preistoria, dell’antropologia fisica, delle scienze applicate all’archeologia, della archeozoologia, funzionari del MUCIV e docenti universitari che hanno conferito solidità scientifica e garantito la correttezza delle informazioni a un progetto di allestimento moderno e accattivante. Merito anche del sapiente e paziente lavoro di coordinamento del direttore del MUCIV, Andrea Viliani”, spiega Luigi La Rocca, Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale 

La nuova Sala Guattari presenta un inedito allestimento multimediale – progettato da Studio Azzurro sotto la direzione artistica di Leonardo Sangiorgi e Giuseppe Carmosino, e a cura di Maria Grazia Filetici e Andrea Viliani – i cui contenuti scientifici sono stati redatti con la supervisione di un Comitato Tecnico-Scientifico formato da Luigi La Rocca (Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale), Massimo Osanna (Direttore Generale Musei), Alessandro Betori e Antonio Borrani (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina), Andrea Viliani,
Francesca Alhaique, Francesca Candilio e Alessandra Sperduti (MUCIV-Museo delle Civiltà), Stefano Benazzi (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), David Caramelli (Università degli Studi di Firenze), Giorgio Manzi e Alessia Nava (Sapienza Università di Roma), Mario Federico Rolfo (Università degli Studi di Roma Tor Vergata). 

“Ogni nuova apertura al pubblico – commenta il Direttore generale Massimo Osanna – è, prima di tutto, un atto di responsabilità culturale e istituzionale: significa restituire alla comunità una parte fondante della sua storia, offrendo strumenti per leggere il patrimonio in modo accessibile. Nel caso di questo progetto, il racconto accompagna il visitatore nel lungo percorso delle civiltà e nelle grandi trasformazioni che hanno modellato il mondo, attraverso un dialogo continuo tra ricerca scientifica e narrazione museale. 

Il Museo, epicentro attivo delle collezioni nazionali di archeologia preistorica, si propone come spazio di esperienza condivisa, capace di rendere comprensibili e attuali i risultati della ricerca, attraverso un racconto chiaro, coinvolgente e inclusivo, rivolto a pubblici diversi. 

La Direzione generale Musei accompagna e sostiene questo progetto fin dal suo avvio, non solo per ampliare l’offerta culturale, ma per affermare un’idea di museo come infrastruttura pubblica della conoscenza, in cui conservazione, ricerca e accessibilità concorrono a costruire valore culturale e consapevolezza civile, trasformando il patrimonio del passato – anche quello più lontano – in una risorsa per il presente”. 

Il progetto è il risultato di un’ampia e articolata collaborazione inter-istituzionale e inter-disciplinare che ha coinvolto, accanto al MUCIV, il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale, la Direzione Generale Musei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.  

L’esposizione inaugura, inoltre, il programma di eventi che, nel 2026, il MUCIV-Museo delle Civiltà dedicherà ai 150 anni dall’apertura, nel 1876, del Regio Museo Preistorico Etnografico da parte dell’archeologo Luigi Pigorini. Il progetto rappresenta in questo senso un ulteriore, fondamentale capitolo nella storia del MUCIV che, da 150 anni appunto, custodisce, valorizza e studia le collezioni nazionali e internazionali di preistoria e protostoria. Unendo riflessione critica e nuove prospettive metodologiche, LABORATORIO NEANDERTHAL. Le scoperte di Grotta Guattari si configura come una vera e propria “macchina del tempo” con cui raccontare le storie del pianeta e dei suoi abitanti dai primordi delle civiltà umane alla contemporaneità. Il museo prosegue, così, il proprio processo di aggiornamento con particolare attenzione all’accessibilità e alla diversificazione delle modalità di fruizione, mettendo a disposizione del pubblico e della comunità scientifica un patrimonio che integra tutela e ricerca, nuove tecnologie e antiche narrazioni. Come afferma Andrea Viliani, Direttore del MUCIV: “Con la musealizzazione permanente dei reperti provenienti dal sito neanderthaliano di Grotta Guattari il MUCIV-Museo delle Civiltà di Roma conferma, amplia e rafforza il suo ruolo di museo nazionale dedicato alla tutela, alla valorizzazione e alla ricerca archeologica preistorica. Proprio nel 150 anniversario della fondazione (nel 1875) di queste collezioni da parte dell’archeologo Luigi Pigorini, il MUCIV non solo se ne rende responsabile erede ma altrettanto responsabilmente si radica nel presente e guarda al futuro per rendere accessibili a tutti i pubblici contemporanei le più autorevoli ricerche scientifiche del nostro tempo. Un progetto come questo – che trasforma dal vivo e in tempo reale il museo in un “laboratorio” educativo e formativo – richiede un coordinamento fra molteplici istituzioni pubbliche, di cui il museo si è messo al servizio. Ringraziamo tutto il Comitato Tecnico-Scientifico e le università coinvolte, il Dipartimento per la valorizzazione e il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, a partire dal Capo Dipartimento Luigi La Rocca, la Direzione generale Musei, a partire dal Direttore generale Massimo Osanna, e tutta la Soprintendenza per le Province di Frosinone e Latina. Un ringraziamento speciale va alle Funzionarie del Servizio di Bio-Archeologia del MUCIV, a partire dalle colleghe Francesca Alhaique e Alessandra Sperduti, e a tutto lo straordinario personale del MUCIV. Vi aspettiamo quindi al MUCIV, per condividere insieme tutte le meravigliose e affascinanti scoperte, per altro ancora in corso, della Grotta Guattari”. 

Alessandro Betori, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, ricorda infatti che “Quando, in occasione delle celebrazioni per gli ottanta anni dalla scoperta del sito di Grotta Guattari (2019), si lanciò l’idea di una ripresa delle indagini, pochi avrebbero sperato in esiti tanto significativi, che consentono, da un lato un arricchimento sostanziale dello specimen di indagine, dall’altro la definitiva valorizzazione di rinvenimenti e sito. Quale migliore cornice del Museo che sin dal principio ha accompagnato studio, conoscenza e valorizzazione dei Neanderthal del Circeo? Alla Soprintendenza il compito di perseverare nella tutela del Circeo e delle sue grotte, tanto rilevanti per gli studi di paleoantropologia”. 

La nuova Sala Guattari – che alla conclusione nel 2026 dei lavori previsti dai cantieri in corso del Grande Progetto si integrerà anche fisicamente, attraverso un passaggio interno, con il resto dell’itinerario di visita museale, divenendone l’incipit – avvierà d’ora in poi il percorso espositivo delle Collezioni di Preistoria e Protostoria che, dal piano terra, prosegue e si completa al secondo piano del Palazzo delle Scienze. 

Concepito come uno spazio-tempo in cui la ricerca scientifica dialoga costantemente con la funzione didattica, l’allestimento intreccia i linguaggi visivo, luminoso e sonoro accompagnando i visitatori e le visitatrici in un percorso in cui la conoscenza dei reperti è mediata non solo da estesi apparati didascalici bilingui (italiano e inglese) ma, soprattutto, attraverso la percezione sensoriale. La presentazione dei reperti umani, faunistici e litici di Grotta Guattari restituisce, quindi, un’esperienza dal vivo e in tempo reale, interpretando l’evoluzione come co-evoluzione multi-specie, ovvero mettendo in evidenza le molteplici relazioni fra esseri umani, animali e vegetali così come fra i singoli componenti di ogni specie e l’ambiente in cui essi co-abitano. 

“L’allestimento del progetto LABORATORIO NEANDERTHAL. Le scoperte di Grotta Guattari nascono dalla suggestione tratta dalle parole scritte nel 1939 sul “diario di scavo” del professore Carlo Alberto Blanc – aggiunge Leonardo Sangiorgi, Studio Azzurro – che per primo – insieme al proprietario della grotta al Circeo che da lui prenderà nome – ne esplorò la cavità appena rinvenuta. Le parole del diario parlano di uno spazio dalle pareti color terra scura, come fosse bagnata, dalla quale spuntavano a tratti delle forme più piccole e più chiare, illuminate dalla luce che proveniva dall’esterno. L’allestimento della nuova sala del MUCIV-Museo delle Civiltà dedicata agli scavi di Grotta Guattari ripropone ed evoca quindi, senza tentare di riprodurlo fedelmente, uno spazio scuro, ipogeo, rischiarato dai bagliori di luce naturale che provengono da strette e sottili fessure formate dalle quinte ad angolo che chiudono le finestre della sala. Nelle aree ricavate fra queste strutture, alcune vetrine inserite nelle pareti espongono i reperti faunistici e litici, mentre in uno spazio separato, e più raccolto, sono presentati per la prima volta al pubblico i reperti più rari e straordinari, quelli umani, che testimoniano la presenza dei neandertaliani al Circeo. L’allestimento propone diverse modalità di visita, da quella per i visitatori che desiderano guardare e leggere le informazioni essenziali su ciò che è esposto, a quella dedicata ai visitatori che hanno più tempo e desiderano approfondire su specifici supporti multimediali i vari e articolati aspetti della ricerca scientifica, per arrivare infine a quella interattiva in cui poter ascoltare dalla viva voce dei ricercatori e degli scienziati, sfiorandoli con la mano, le risposte ad alcune domande che tutti noi ci poniamo sui neandertaliani.” 

L’allestimento integra, dunque, reperti archeologici, tecnologie immersive e interattive (Tavolo dei gesti, Postazioni multimediali, Le voci della costa, Visita virtuale di Grotta Guattari), proponendo attività di mediazione didattica rivolte a tutti i pubblici; la nuova area valorizza una scienza praticata, e condivisa, non come disciplina statica, ma come costruzione dinamica: una narrazione plurale e in continua trasformazione che interpreta l’evoluzione non come qualcosa di concluso ma in costante in divenire, non come una semplice storia del passato, ma come una prospettiva in corso, intrecciata agli scenari che, per noi esseri umani contemporanei, sta definendo, per esempio, l’affermarsi dell’“AI-Intelligenza Artificiale” o il moltiplicarsi dei fenomeni climatici e ambientali del cosiddetto “Antropocene”. Tanto da poterci chiedere… “e se fossimo proprio noi i futuri Neanderthal?”.  

Mario Federico Rolfo, Università degli Studi di Roma Tor Vergata racconta: “Le nuove campagne di scavo avviate nel 2019 a Grotta Guattari, promosse dalla Soprintendenza, hanno segnato una svolta fondamentale, permettendo di individuare altri 15 resti umani tra elementi del cranio, del post-cranio e denti isolati. Si tratta del campione di Neanderthal più consistente mai rinvenuto in un singolo sito nel territorio italiano, un archivio biologico straordinario che si ricongiunge oggi ai ritrovamenti storici del 1939. Oltre ai resti umani, le indagini condotte dal nostro team dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata hanno riportato alla luce industrie litiche e una ricca fauna — dai grandi mammiferi come elefanti e rinoceronti fino alle iene — che ci consentono di ricostruire con precisione inedita la co-evoluzione tra specie e ambiente. Questo progetto, configurandosi come un vero e proprio ‘Laboratorio Neanderthal’, trasforma finalmente la ricerca scientifica in corso in un’esperienza di conoscenza condivisa e accessibile a tutti. Per Roma, principalmente devo dire la verità, qui nel museo delle civiltà abbiamo dato una nuova linfa vitale e rimesso al centro l’importanza di questo museo: è la casa di tutti noi archeologi preistorici perché è dedicato al fondatore della preistoria”. 

Grotta Guattari si apre su un versante del monte Circeo (San Felice Circeo, LT), in un territorio che anche prima di questa scoperta aveva restituito evidenze della presenza del Neanderthal. L’individuazione dell’apertura della grotta, ostruita da una frana decine di migliaia di anni prima, avvenne casualmente il 24 febbraio 1939 da parte di un operaio che lavorava in un terreno di proprietà di Angelo Guattari. Verso il fondo della grotta, in un ambiente in seguito denominato “Antro dell’Uomo”, furono rinvenuti un cranio quasi completo e, nelle sue vicinanze, anche una mandibola, oggi noti come Guattari 1 e Guattari 2. Il paleoetnologo Alberto Carlo Blanc, chiamato a indagare il sito, comprese l’enorme importanza del ritrovamento e portò il cranio all’antropologo Sergio Sergi, il quale attribuì il reperto ad un’umanità estinta: Homo neanderthalensis. 

Informata dell’eccezionale scoperta, la Regia Soprintendenza alle Antichità di Roma autorizzò l’Istituto Italiano di Paleontologia Umana a intraprendere indagini archeologiche nella grotta. Le ricerche, coordinate da Alberto Carlo Blanc e Luigi Cardini, portarono alla luce numerosi resti faunistici e strumenti litici. Nel 1950, lungo la parete esterna della grotta, venne scoperta una seconda mandibola (Guattari 3). 

Il cranio Guattari 1 è noto per essere stato a lungo interpretato come evidenza di cannibalismo rituale, in particolare del consumo del cervello, a causa della rottura alla sua base, e per essere stato rinvenuto al centro di quello che appariva come un cerchio di pietre. Anche se questa ipotesi può apparire molto suggestiva, i successivi studi, condotti negli anni ‘80 del secolo scorso, l’hanno messa decisamente in discussione. Infatti, un attento e completo riesame del contesto ha portato a concludere che la grotta, almeno nelle fasi precedenti alla sua completa chiusura causata da una frana avvenuta circa 50 mila anni fa, fosse stata una tana di iene e che i resti umani fossero stati probabilmente introdotti all’interno della grotta da questi carnivori al pari di quelli di altri animali. 

A partire dal 2019, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, guidata dal Prof. Mario Federico Rolfo, ha avviato nuove campagne di scavo a Grotta Guattari. Le indagini hanno permesso di individuare altri 15 resti umani, comprendenti elementi del cranio e del post-cranio, oltre ad alcuni denti isolati. Ad oggi, si tratta del campione di Neanderthal più consistente mai rinvenuto in un singolo sito nel territorio italiano. Oltre ai reperti umani, i recenti scavi effettuati sia all’interno della grotta sia all’esterno, hanno restituito industrie litiche e resti faunistici inclusi cervi, bovini selvatici, cavalli, iene, elefanti, rinoceronti che permettono di ricostruire le condizioni climatiche e ambientali nel periodo in cui la grotta era stata frequentata dal Neanderthal e dalle iene. Vecchi e nuovi ritrovamenti sono attualmente oggetto di studio da parte di un’équipe di ricercatori italiani. 

“La nuova Sala Grotta Guattari del Museo delle Civiltà, così come il progetto di musealizzazione permanente LABORATORIO NEANDERTHAL. Le scoperte di Grotta Guattari, sono il risultato della collaborazione tra numerosi enti avviata nel 2021 dagli accordi fra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Frosinone e Latina e il MUCIV-Museo delle Civiltà, grazie al finanziamento sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione del Ministero della Cultura assegnato con Delibera CIPESS n.7/2021 e s.m.i. – conclude Maria Grazia Filetici, RUP, Layout museografico ed espositivo, Direttore dei lavori, Coordinamento esecutivo –Il progetto museografico – a cura di Maria Grazia Filetici e Andrea Viliani, la direzione artistica di Studio Azzurro e la realizzazione di Archedim S.R.L. – espone importanti reperti, studiati e conservati dalle Funzionarie del Laboratorio di Bio-Archeologia del MUCIV insieme a esperti della suddetta Soprintendenza che ne ha la tutela e la supervisione. La sinergia tra il Segretariato Generale, i Dipartimenti e le Direzioni Generali del Ministero della Cultura è alla base del piano progettuale che – con una presentazione multimediale e interattiva dei nuovi risultati degli scavi archeologici e delle ricerche e studi conseguenti – condivide tutto il lavoro scientifico e istituzionale condotto con il pubblico, coinvolgendolo attivamente in un’esperienza accessibile e accogliente. I primi ritrovamenti di Grotta Guattari a cura di Carlo Alberto Blanc ora giungono a noi presentandosi in una nuova veste interdisciplinare, in cui gli studi di settore parlano l pubblico con l’utilizzo di nuove tecnologie per definire un ambiente espositivo integralmente dedicato agli esordi della vita degli esseri umani sulla Terra. Questo nuovo Laboratorio Neanderthal rimarrà aperto non solo per le visite ma anche per integrare tutti i nuovi aggiornamenti provenienti degli studi ancora in corso e dai ritrovamenti che nel tempo ne implementeranno il percorso. Così come Elena Blanc Aguet ed Alberto Carlo Blanc nel 1939 modificano il loro viaggio di nozze per l’importante scoperta a Grotta Guattari del primo cranio Neanderthal, così la prosecuzione degli studi ci offrirà nuovi spunti e suggerimenti per mantenere sempre vivo e attuale questo “laboratorio” e ricollegarci idealmente al primo istante quando, sulla costa del Circeo, la demolizione di un crollo di pietre aprì l’ingresso alla grotta che oggi rivive in questa nuova sala museale. La memoria costituisce la base dinamica della nostra conoscenza di questi reperti e accoglie pertanto in sé anche quanto, nel corso del tempo, è intervenuto nella loro conservazione e ulteriore trasformazione. La cura di questo patrimonio universale, sia culturale che naturale patrimonio, è parte fondamentale della tutela della sua memoria. La ricerca, la manutenzione e il restauro non possono dunque che innestarsi in modalità di presentazione tecnologicamente contemporanee, che rendono questa storia lontana alquanto vicina a noi, amplificando l’importanza scientifica, antropologica e storica riunita in questa nuova sala: una grotta che è anche un laboratorio, un compendio di ricerche e di storie, di memorie e prospettive.” 

Tags: adnkronoscronacaItaliaultimora
Redazione

Redazione

Leggi anche

Italia & Mondo

Per 33 anni ‘ostaggio’ dell’Italia dove è nata e cresciuta, ora è finalmente apolide: il decreto del Viminale

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Milano Cortina 2026, Favino protagonista alla cerimonia d’apertura

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Sicurezza, Viminale: rafforzati controlli per concerti, eventi e mercatini Natale

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Ucraina, Abramovich darà soldi a Kiev: 2,5 miliardi dalla vendita del Chelsea

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Geronimo Stilton entra in Rainbow. Iginio Straffi: ‘Così costruiamo il grande polo italiano per ragazzi’

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Luigi Nappi è il nuovo presidente nazionale della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Gran Bretagna, incriminato per strangolamento il nipote di Churchill e parente di Diana

di Redazione
17 Dicembre 2025
Italia & Mondo

Nave italiana fermata in Francia e il mistero del ‘dispositivo spia’: “Pista di interferenza straniera”

di Redazione
17 Dicembre 2025
Prossimo articolo

Per 33 anni 'ostaggio' dell'Italia dove è nata e cresciuta, ora è finalmente apolide: il decreto del Viminale

EVENTI IN SARDEGNA

  • Tutti
  • Teatro
  • Musica
  • Libri
  • Food
Centro Comunale d’arte e Cultura Il Ghetto di Cagliari

Maria Lai e le artiste sarde del Novecento in dialogo a Il Ghetto di Cagliari

17 Dicembre 2025
Antonio Giuliani

Dolce Natale a Golfo Aranci: parte il villaggio delle feste tra luci, spettacoli e ospiti d’eccezione

17 Dicembre 2025
L'artigiana tessile di Nule Valeria Masala

Nule celebra l’arte della tessitura con “T’Essere”, un viaggio tra identità, memoria e futuro del tappeto sardo

17 Dicembre 2025
Italia Alias, 1915. ©Nanni Angeli

Palau ritrova la sua memoria: la mostra che inaugura SFdS – Storie Fotografiche dalla Sardegna

17 Dicembre 2025
Mostra “Tra sete e paillettes” alla Pinacoteca di Sassari

Tra sete e paillettes: l’eleganza d’epoca in mostra alla Pinacoteca di Sassari

16 Dicembre 2025
Deborah Moncrief & New Millennium Gospel Singers

Natale a Sant’Antioco: debutta il Festival del Gospel e un calendario di eventi tra soul e teatro

16 Dicembre 2025
EroCaddeo

EroCaddeo torna in Sardegna dopo X Factor: tre concerti tra Cagliari, Golfo Aranci e Carbonia

16 Dicembre 2025
ORG.NET

Luras ospita ORG.NET: un incontro tra generazioni e suoni dell’organetto

15 Dicembre 2025

LE USCITE MUSICALI DEL MESE

seguici su instagram

  • 🎤 Dalle luci di X Factor 2025 alle piazze della Sardegna.  🎶 EroCaddeo, al secolo Damiano Caddeo, torna nell’isola con tre concerti dal vivo durante le festività natalizie: il 23 dicembre all’Opera Music Forum di Cagliari, il 26 a Golfo Aranci e il 27 a Carbonia.  Il cantautore di Sinnai, tra le nuove voci del pop italiano, ha conquistato il pubblico con il suo linguaggio diretto e l’inedito “Punto”, già oltre 2 milioni di ascolti su Spotify e stabile nella Top 50 Italia. 🎧  Oggi vive a Torino, ma mantiene un legame profondo con la Sardegna, dove tutto ha avuto inizio. I suoi testi parlano di vita, introspezione e rinascita, raccontando in musica il percorso di chi non smette di cercare sé stesso.  Un ritorno “a casa” che sa di nuove partenze e di pubblico ritrovato.
👉 L’articolo completo è su SHmag.it
  • 🎤 Castelsardo si prepara a dare il benvenuto al 2026 con due protagonisti della musica italiana che rappresentano generazioni e stili diversi. Dopo l’annuncio di J-Ax, sul palco del Castello dei Doria salirà anche Anna, la giovane rapper spezzina che in pochi anni ha conquistato i vertici delle classifiche di streaming 🎶  A soli 22 anni, Anna ha già collezionato numeri da record: oltre 4 milioni di copie certificate, 43 dischi di platino, 9 d’oro e oltre 3 milioni di follower su TikTok. Il suo “Vera Baddie Tour 2025” ha toccato i principali palasport italiani, tutti sold out 🏟️  Un doppio evento pensato per unire pubblici diversi, dai giovanissimi agli adulti, in una notte che si preannuncia come una grande festa tra passato e presente 🔥  L’iniziativa, organizzata dal Comune di Castelsardo con la Pro Loco e Event Sardinia, conferma l’attenzione alle nuove tendenze musicali e al coinvolgimento del pubblico di ogni età ✨  🔗 Continua a leggere l’articolo completo su SHmag.it per scoprire tutti i dettagli dell’evento!  📸 Francesco Prandoni
  • ✨ La cattedrale di “Notre Dame de Paris” si prepara a illuminare anche il cielo della Sardegna. 
La celebre opera popolare moderna con musiche di Riccardo Cocciante, tratta dal romanzo di Victor Hugo, torna in Italia dal 26 febbraio 2026 con una nuova grande tournée che attraverserà il Paese fino al 6 gennaio 2027. 🇮🇹  🎭 Dopo oltre vent’anni di repliche e milioni di spettatori, lo spettacolo si conferma un classico contemporaneo capace di raccontare emarginazione, paura del diverso, desiderio d’amore e ricerca di giustizia attraverso musica, danza e teatro. 
Una combinazione di linguaggi che ha trasformato “Notre Dame de Paris” in un punto di riferimento della scena live internazionale. 🌍  🌊 Tra le tappe annunciate spicca una data che interessa da vicino il pubblico sardo: dal 6 all’8 agosto 2026 lo show arriverà all’Olbia Arena, portando sull’isola uno degli eventi più attesi della prossima stagione estiva. 
Dietro le quinte, la produzione firmata Clemente Zard e Vivo Concerti conferma l’ambizione di una tournée che ripercorre la storia di un titolo diventato simbolo del teatro musicale.  👉 L’approfondimento completo, con tutte le città della tournée e i dettagli sulla tappa di Olbia, continua su SHmag.it  📸 Attilio Cusani
  • 🌅🎤 Dopo il successo del tour europeo e l’annuncio della quarta edizione di “Tutti Per Uno”, Il Volo svela le nuove tappe del World Tour 2026-2027, prodotto da Friends & Partners. Tra le date attese c’è anche quella del 9 agosto 2026 ad Alghero, quando il trio si esibirà all’Alguer Summer Festival.  🎫 Le prevendite per il fanclub sono già aperte, mentre da domani i biglietti saranno disponibili su Ticketone.  🌎 Il nuovo anno porterà Il Volo oltreoceano: prima in America Latina, poi negli Stati Uniti, per un calendario di live che anticiperà i concerti estivi e la nuova edizione di “Tutti Per Uno”, in programma a settembre a Mantova.  Un viaggio musicale che abbraccia continenti, pubblico e tradizione, confermando l’energia di un trio ormai simbolo della musica italiana nel mondo. 🇮🇹💫  👉 Leggi l’articolo completo su SHmag.it per scoprire tutte le date e i dettagli del tour!
  • 🎶✨ Cagliari saluta il 2025 con tre giorni di musica, spettacoli e festa diffusa!  Dal 30 dicembre al 1° gennaio, il centro storico si trasforma in un grande palco a cielo aperto: un Capodanno che unisce piazza Yenne, piazza San Giacomo e il Bastione di Santa Croce in un unico ritmo condiviso.  Protagoniste assolute della notte di San Silvestro saranno Giusy Ferreri, MYSS Keta e Mimì Caruso, tre artiste che porteranno sul palco energia, ironia e stili diversi, accompagnate da Luvi!, Lucido Sottile e un dj set fino a tarda notte.  🎤 In piazza San Giacomo spazio al rap di Sgribaz e ai giovani talenti locali, mentre al Bastione di Santa Croce si ballerà con i set di DJ JFK e DJ Aste.  E per chi vuole iniziare l’anno con le note giuste, il 1° gennaio porta con sé un pomeriggio tra musica live e sonorità jazz, blues e funk.  Un Capodanno diffuso tra generi e piazze che invita a vivere Cagliari in ogni suo angolo 💫  🔗 Leggi il programma completo e scopri tutti gli eventi di Capodanno in Sardegna su SHmag.it
  • 🎅✨ Dietro la figura di Babbo Natale si nasconde un santo dalla storia antichissima: San Nicola, patrono di Sassari, celebrato ogni 6 dicembre. Nato intorno al 270 d.C. e vescovo di Myra, nell’attuale Turchia, San Nicola è venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa ed è il patrono dei bambini, dei marinai e dei commercianti. 🌊🎁  🧦💛 La sua fama di generosità nasce da leggende tramandate nei secoli: come quella delle tre borse d’oro donate in segreto a tre fanciulle povere per salvarle dalla schiavitù. Da qui prende origine l’usanza di appendere le calze al camino, aspettando un dono.  💒 A Sassari, la tradizione rivive nella “dote di San Nicola”: tre ragazze prossime al matrimonio ricevono ogni anno un aiuto economico simbolo di speranza e solidarietà.  Una storia di fede, altruismo e magia che, nei secoli, si è trasformata nella leggenda più amata del mondo.  🔎 Leggi l’articolo completo su SHmag.it e lasciati sorprendere dalle origini di Babbo Natale! 
👉 bit.ly/SanNicolass
  • 🎤 Oristano si prepara a salutare il 2025 con un evento che accenderà la notte di San Silvestro: Fedez sarà protagonista del grande concerto di Capodanno in Piazza Roma! 🕛  Un live gratuito organizzato dal Comune, pensato per far vivere alla città e ai visitatori una serata di musica e festa fino al countdown di mezzanotte. 🎶  🥂 Dalle hit che hanno segnato la carriera del rapper milanese ai momenti più attesi del brindisi collettivo, Oristano si conferma tra le mete più vivaci del Capodanno in Sardegna.  Scopri tutti i dettagli su 👉 SHmag.it
  • 🎆🎤 Cambio di programma per il Capodanno 2026 a Tortolì! A causa di impegni personali, Sarah Toscano non sarà sul palco di Piazza Rinascita. Ma niente paura: al suo posto arrivano Benji & Fede, pronti a trasformare la notte del 31 dicembre in una grande festa pop.  🎶 Dopo il successo dei concerti estivi e milioni di streaming, il duo più amato d’Italia arriva in Sardegna per salutare il nuovo anno insieme al pubblico ogliastrino.  Tutti i dettagli su SHmag.it 💻
  • 🎤✨ Olbia si prepara a vivere una notte indimenticabile 🎆  Dopo l’attesa esibizione di Marco Mengoni, il palco di Capodanno si accenderà con l’energia di Lazza, protagonista assoluto della scena musicale italiana ed europea. Il rapper milanese, reduce da un anno di sold out e successi internazionali, saluterà il nuovo anno con un concerto speciale dopo la mezzanotte 🎶  Un grande evento gratuito che trasformerà Olbia in una capitale della musica, tra spettacolo, emozioni e festa 🎇  🔗 Scopri tutti i dettagli sull’articolo completo su SHmag.it  📸 Jacopo Rossini
  • 🌄 Tra le colline di granito della Gallura, Luogosanto emerge come un luogo dove la storia, la fede e il mistero si intrecciano in un incanto senza tempo. Questo piccolo borgo è custode di antichi conventi, chiese romaniche e la suggestiva Basilica di Nostra Signora di Luogosanto, riconosciuta per la Porta Santa, aperta ogni sette anni.  🌿🍇 Le sue strade di pietra raccontano secoli di devozione, mentre il circondario selvaggio abbraccia alberi secolari, come l’imponente “Àlburu di la Rasgioni”. Tra boschi e vigneti, il territorio esprime l’anima autentica della Sardegna nord-orientale.  Ma non è solo il paesaggio a incantare: la leggenda di Don Baldu, spirito gentile e custode delle rovine del Castello di Balaiàna, aggiunge un’aura di mistero a questo scenario storico.  ✨ Luogosanto è un viaggio tra passato e presente, una scoperta continua per chi cerca emozioni genuine tra fede e natura. Per approfondire la storia, le tradizioni e i racconti che avvolgono questo borgo unico, leggi l’articolo completo di Raffaella Piras su 👉 SHmag.it.  📷 ASpexi
Facebook Twitter Instagram LinkedIn Youtube Telegram
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
  • REDAZIONE
  • PRIVACY POLICY

© 2024 ESSEACCA S.r.l.s. Via Oriani, 5/a – 07100 Sassari (SS). P.IVA 02639070909. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996
Hosting: Serverplan srl società unipersonale. Via G. Leopardi, 22 - 03043 Cassino (FR) - P.IVA 02495250603 - Register: Serverplan srl
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

Benvenuto!

Accedi con Google
O

Accedi al tuo account qui sotto

Password dimenticata? Iscriviti

Crea un nuovo account!

Iscriviti con Google
O

Compila i moduli qua sotto per registrarti

Tutti i campi sono obbligatori. Log In

Recupera la password

Inserisci il nome utente o l''indirizzo email per reimpostare la password.

Log In
  • Login
  • Iscriviti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • News Sardegna
    • Sassari
    • Cagliari
    • Oristano
    • Nuoro
    • Gallura
    • Alghero
    • Porto Torres
    • Medio Campidano
    • Ogliastra
    • Sulcis Iglesiente
  • Italia & Mondo
  • Eventi
  • Sport
    • Tennis
    • Calcio
    • Basket
    • Pallamano
    • Altri Sport
  • Show
    • Musica
    • Cinema & Serie TV
    • Teatro
    • Spettacolo
    • Danza
    • Televisione
  • Lifestyle
    • Animali
    • Ambiente & Natura
    • Benessere & Salute
    • Costume & Società
    • Economia & Impresa
    • Food
    • Giochi
    • Lavoro
    • Moda
    • Motori
    • People
    • Viaggi
  • Cultura
    • Libri
    • Arte
    • Fotografia
    • Fumetti
    • Scuola & Università
    • Storia
  • InSardegna
    • Itinerari
    • Archeologia
    • Folklore & Tradizioni
  • Tecnologia
    • Web & Social
    • Smartphone & Tablet
    • Computer
    • Gadget
    • App
  • Lettere al giornale
  • OFFERTE DI LAVORO
  • La Redazione
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Privacy Policy

© 2024 ESSEACCA S.r.l.s. Via Oriani, 5/a – 07100 Sassari (SS). P.IVA 02639070909. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996
Hosting: Serverplan srl società unipersonale. Via G. Leopardi, 22 - 03043 Cassino (FR) - P.IVA 02495250603 - Register: Serverplan srl
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13