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Cernobbio, speciale Adnkronos dal Forum Ambrosetti: da Schlein a Salvini, gli interventi dell’ultima giornata

di Redazione
7 Settembre 2025
in Italia & Mondo
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(Adnkronos) – Con la terza e ultima giornata a Cernobbio si concludono lavori della 51esima edizione del Forum Ambrosetti, intitolata ‘Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive’. Evento tradizionale a Villa d’Este, coperto dall’Adnkronos. Tanti gli ospiti di oggi nel giorno dedicato alle opposizioni. Tra loro la leader del Pd Schlein, il leader di Azione Calenda, quello di Italia Viva Renzi, il deputato Avs Bonelli. Interventi anche del viceministro Salvini, i ministri Nordio e Zangrillo, e il ministro dell’Economia Giorgetti.

“I dazi sono spariti dal dibattito italiano: il governo prima li ha sottovalutati, poi ne ha minimizzato gli impatti e c’era persino qualcuno che diceva che sarebbe stata un’opportunità per le imprese”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso del Forum Teha a Cernobbio. 

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“D’altra parte – osserva – abbiamo avuto una premier che ha detto che tutto sommato erano affrontabili”. 

“L’unico interventismo che abbiamo visto da parte di questo governo è sul risiko bancario dove invece il ruolo sarebbe quello di arbitro imparziale. Saremo noi a difendere il buon funzionamento delle regole di mercato”, ha poi aggiunto Schlein. 

“Ci abbiamo messo un po’ tempo a costruire una coalizione coesa, ma in tutte le Regioni dove si va al voto siamo presenti con la stessa coalizione: e siamo uniti sui temi. Non è che ci siamo messi d’accordo contro questo governo, ma faticosamente ci siamo accordati sui programmi”, le parole della leader dem sulle prossime elezioni regionali e i candidati del centrosinistra. 

“Nell’Unione europea bisogna superare il principio di unanimità. E se non ci sono le condizioni politiche, allora si facciano delle cooperazioni rafforzate per partire subito con chi ci sta, a partire dalla questione della difesa comune”, ha continuato Schlein. 

“La crisi dell’automotive non è soltanto italiana, è una crisi europea. Perché non immaginare allora un fondo sorretto da Eurobond che sia mirato esattamente a sostenere la rigenerazione del parco circolante oggi in Europa, (5:51) con contenuti di local content?”, la domanda sul comparto. “Quello che non si può fare in Italia, perché andrebbe contro la disciplina degli aiuti di Stato, lo facciamo lì, sostenendo la produzione di auto europee”, conclude. 

”Mi aspetto che il governo in questa Manovra ci ascolti perchè noi siamo pronti a collaborare per migliorare la vita dei cittadini. Noi non facciamo scelte ideologiche”. Lo sottolinea il leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista all’Adnkronos al Forum Teha di Cernobbio. 

”Noi partecipiamo alle elezioni regionali se c’è un candidato che ci convince. Io Fico non lo sostengo. Non lo sosterrò mai, così come Tridico. Sono dei populisti che non hanno mai gestito niente e quando hanno gestito, nel caso di Tridico, propongono solo il reddito di cittadinanza”, ha poi sottolineato il leader di Azione sulla prossima tornata elettorale. 

“Do un giudizio estremamente negativo sul governo di Giorgia Meloni” e “trovo devastante la superficialità con cui anche il mondo imprenditoriale non si rende conto di quanto è banale dire ‘vabbè, ma gli altri stanno peggio'”. E’ quanto ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo al forum Teha di Cernobbio. 

“L’Italia – ha spiegato – ha delle condizioni che non ha mai avuto nessun presidente del Consiglio dei 31 presidenti del Consiglio che si sono succeduti, una maggioranza solida anche per colpa delle divisioni degli altri una situazione internazionale di fatto cambiata dai 200 miliardi del Next Generation Eu e a fronte di questo abbiamo una crescita che definire ridicola è una cortesia. Amici imprenditori che volete votare la Meloni, auguri, non vi state rendendo conto che una crescita dello 0,4 acquisita nel primo semestre del 2025 con questa situazione internazionale è una crescita imbarazzante”, ha detto ancora Renzi. 

“In Italia di tasse ce ne sono fin troppe, tutti chiacchierano di tasse, tutti. Il governo Meloni dice che va ridotta la tassazione ed è aumentata la tassazione fiscale, noi le abbiamo ridotte e siamo gli unici che continuano a dire che ci sono tasse troppo alte soprattutto per il ceto medio”, ha poi detto Renzi nel rispondere a una domanda sulla proposta di Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, su una tassazione sulle banche. 

Sulle elezioni regionali, Calenda “non sta facendo” un regalo al centrodestra, “ha una posizione sua. Dopodiché la partita non è sulla Meloni, ma nelle Marche, che sono la prima, c’è Ricci contro Acquaroli. Secondo me vince Ricci e non darei un giudizio: Calenda non si è schierato, io sì”. 

”Penso al Ponte sullo Stretto di cui parlavano i nostri nonni e quindi dopo alcuni secoli, aver avuto la gioia di portare all’approvazione il progetto definitivo. Questa è la settimana in cui il progetto passerà da Palazzo Chigi alla Corte dei Conti. Dopo la decisione della Corte dei Conti, quindi si darà il via agli espropri e all’apertura dei cantieri con gli operai, coi giubbotti, e quindi in sette anni di lavoro avremo una delle opere infrastrutturali più ambiziosa al mondo”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in collegamento con l’Adnkronos al forum Teha a Cernobbio. 

“Va tutto liscio. Non vedo ostacoli dall’interpretazione della Nato. Io non sono mai preoccupato nella vita. È un servizio che offriamo solo a siciliani e calabresi, ma agli italiani. Si inquinerà di meno, perché oggi un treno merci ci mette tre ore, mentre a ponte operante ci metterà un 15 minuti, quindi calcolate il risparmio ambientale, il risparmio di tempo e le grandi opportunità che si aprono per gli agricoltori, indotto turistico”, ha poi sottolineato. 

Sul fronte manovra, ”ho la fortuna di conoscere Giorgetti da trent’anni e di sentirlo tutti i giorni. E’ stato vicesegretario della Lega fino a poco tempo fa, quindi diciamo che ho un canale diretto con quello che è stato riconosciuto come il miglior ministro dell’Economia al mondo. Non gli chiederemo di fare il passo più lungo della gamba però, fra le priorità, proseguire sulla via della semplificazione e quindi la flat tax, il forfettario sia per gli autonomi che per i dipendenti col principio di snellire e poi la pace fiscale, quindi una rottamazione totale decennale con 120 rate uguali senza sanzioni e interessi dei 20i milioni di cartelle pendenti”, ha sottolineato ancora in collegamento con l’Adnkronos. 

La flat tax per i dipendenti, oltre che per gli autonomi, è tra le priorità della Manovra, sottolinea quindi il vice premier all’Adnkronos. Tra le altre priorità “la pace fiscale, quindi una rottamazione totale decennale con 120 rate uguali senza sanzioni e interessi dei 20 milioni di cartelle pendenti”, aggiunge. 

“La flat tax è a 85mila euro ferma per uno dei soliti limiti voluti da Bruxelles”, ha detto inoltre Salvini parlando a Class Cnbc. Ma, ha spiegato, “stiamo lavorando con Bruxellese per togliere questo vincolo perché più alzi il tetto più incentivi a produrre e più lo Stato incassa e stiamo ragionando di come estendere a una parte dello stipendio dei lavoratori dipendenti il regime forfettario della flat tax”. 

”Pensiamo a qualche Cernobbio fa che ho ancora in mente quando l’Italia era il malato d’Europa e che dovevamo fare come i francesi e come i tedeschi. Adesso lo dico col massimo dell’umiltà ma i francesi e i tedeschi stanno cercando di capire come provare a fare come gli italiani, quindi diciamo che il buon senso ci sta premiando”, ha commentato quindi il vicepremier. 

“Stiamo pagando 418 stipendi a poliziotti, carabinieri e militari per la Tav. Penso che non sia degno di un Paese civile avere oltre 400 uomini e donne delle forze dell’ordine a difendere i cantieri e i lavoratori”, ha poi detto il ministro intervenendo al forum Teha. “La politica – ha sottolineato – dovrebbe dividersi sulle riforme non su gallerie, viadotti e ferrovie”. 

“Al primo settembre 2025 abbiamo il record storico di 1.200 cantieri attivi sulla rete ferroviaria e il record storico di 10 mila treni circolanti al giorno. E’ chiaro che con questo combinato disposto qualche disagio ci può essere”, le parole di Salvini. 

“Calenda ha fatto una scelta di campo: oggi Calenda sedeva al panel delle opposizioni a Cernobbio, ma nel suo intervento ha detto che il governo ha fatto bene, probabilmente doveva stare al ‘panel’ della maggioranza”. Così Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, in collegamento con l’Adnkronos al Forum Teha di Cernobbio rispondendo a una domanda su come trovare una quadra sui programmi nel centrosinistra. 

“Non penso che non ci sia uno spazio per il terzo polo, e molti degli elettori e elettrici di Calenda non lo seguiranno. Noi ci candidiamo a vincere e siamo nella condizione di farlo”, dice (VIDEO). 

“L’unica cosa peggiore del populismo è il cretinismo. Bonelli& C. rappresentano la garanzia di una vittoria perpetua della Meloni. Tra proposte di requisizione delle case sfitte e sostegno agli antagonisti che aggrediscono la polizia”, la replica di Calenda al deputato Avs. 

“Le tasse vanno abbassate, ma per abbassarle bisogna fare in modo che si possa tassare laddove si sia accumulata ricchezza legata alle speculazioni dei mercati del momento: penso agli energetici, agli assicurativi e ai bancari”, ha poi detto Bonelli rispondendo a una domanda sul leader di Italia viva, Matteo Renzi, che aveva bocciato la proposta del leader Avs sulla tassa sugli extraprofitti. 

“Al mondo delle imprese noi abbiamo detto ‘che non abbiamo nemici’ ma vogliamo costruire una tenuta economica e sociale anche con il mondo produttivo e industriale”, continua il deputato di Avs. “Una delle questioni – spiega – è la politica energetica: abbiamo il costo dell’energia più alta in Europa, ma qui c’è una responsabilità che si chiama anche Giorgia Meloni: la politica energetica sta trasformando l’Italia in un hub del gas, e il gas è responsabile di questo caro energia: noi vogliamo ridurre il prezzo dell’energia, pensiamo alla Spagna, attraverso un piano che punti su sulle rinnovabili e sulla reti”, conclude. 

“L’elefante non è tra noi e gli Stati Uniti, l’elefante è nella stanza della Commissione europea a Bruxelles”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in collegamento con l’Adnkronos al forum Teha a Cernobbio. 

“E’ evidente a tutti – ha proseguito – che è lì che si decide davvero la sorte dell’industria europea e quell’elefante va portato fuori, perché mentre Bruxelles continua a discutere, l’industria europea sta per essere espugnata”. 

Per quanto riguarda l’ex-Ilva il ministro ha affermato: ”Mi aspetto che le manifestazioni di interesse corrispondano ai nuovi criteri che abbiamo inserito nell’aggiornamento della gara sulla base del piano di piena decarbonizzazione che abbiamo presentato e condiviso con gli enti locali di Taranto e della Puglia, che prevede la transizione verso l’elettrico con la realizzazione di almeno tre forni elettrici a Taranto per una capacità produttiva in continuità”. 

Bene l’accordo commerciale con il Mercosur “con le garanzie che l’Italia ha chiesto e ottenuto, monitoreremo”, ha detto ancora il ministro. 

Le parole del ceo di Stellantis, Antonio Filosa, sull’urgenza di misure in Ue sul settore auto “sono in piena discontinuità con quanto detto dal precedente amministratore delegato e le accogliamo molto favorevolmente”, ha detto il ministro all’Adnkronos. “In questo modo Stellantis torna in Italia e in Europa – ha proseguito urso – e condivide le posizioni di chi ha responsabilità dell’impresa sulla necessità che l’Europa cambi il green deal e le follie ideologiche ivi contenute”, ha aggiunto Urso. 

Per il ministro “è necessario che Bruxelles decida e che decida nella direzione giusta che è quella indicata da Filosa, dall’Acea e da tutte le imprese del settore automobilistico europeo”, ha detto ancora ricordando come questa direzione “è quella che l’Italia ha indicato per prima, coinvolgendo altri Paesi europei: piena neutralità tecnologica, responsabilità, gradualità e flessibilità e considerazione di tutte le tecnologie che raggiungono lo stesso obiettivo della sostenibilità e non solo del totem dell’elettrico, che è una tecnologia ma non l’unica”, ha concluso Urso. 

“Alla fine di questo mese lanceremo il portale ‘Italia semplice’ che conterrà tutte le semplificazioni che abbiamo realizzato in questi tre anni, con una descrizione nel dettaglio di ognuna di esse, per dare l’oppiortunità a cittadini e imprese di avere a disposizione in maniera smart e semplice tutto quello che abbiamo fatto assieme a loro”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in collegamento con l’Adnkronos al forum Teha di Cernobbio. 

“Il tema della semplificazione – ha spiegato – deve aiutare il nostro Paese a crescere. Abbiamo il problema dei dazi che dobbiamo affrontare, ma abbiamo anche una serie di iniziative che possiamo realizzare anche senza dipendere dagli altri e una di queste è la semplificazione amministrativa”, ha ribadito Zangrillo. 

“La narrazione ricorrente che la Pa sia un ostacolo è vera, ma il mood sta cambiando. Stiamo lavorando seriamente sul tema della semplificazione e lo stiamo facendo assieme alle imprese”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in collegamento con l’Adnkronos al forum Teha di Cernobbio. 

“L’approccio che abbiamo dato alla semplificazione amministrativa con il governo di centrodestra – afferma – non è un approccio autorefenziale: non la facciamo nel chiuso dei nostri uffici, ma la facciamo condividendola con i nostri utenti”, ha ribadito. 

“Abbiamo rinnovato buona parte dei contratti della tornata ’22-’24 grazie alle ingenti risorse che il governo ha investito, 20 miliardi in due anni. Abbiamo ancora una Cgil refrattaria – continua il ministro – ma devo dire che l’atteggiamento della Uil si sta modificando. Ci mancano due contratti, istruzione ed enti locali, e confido che da qui a qualche settimana potremo chiudere anche quelli”. 

Con questa eventualità, ha quindi aggiunto, “si verificherà una cosa mai successa nella storia repubblicana: continuità dei contratti e firma dei contratti con riferimento alla tornata corretta”. 

E ancora: “La Pubblica amministrazione sta lavorando moltissimo sul tema della formazione e certamente i due argomenti prioritari sono digitalizzazione e intelligenza artificiale. Non abbiamo fatto soltanto progetti, siamo nel deliver”. 

“L’appello all’unità del centrosinistra non è una novità. A ogni tornata elettorale cerca di costituire un campo che può essere largo o stretto. La differenza tra la maggioranza e l’opposizione è che il centrodestra è assieme da 30 anni e questa unità nasce da una condivisione di un sistema di valori. Il tentativo di stare assieme dell’opposizione è un cartello elettorale”, commenta ancora Zangrillo sulle prossime regionali. 

Il referendum sulla Giustizia “non deve essere un referendum pro o contro il governo”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio nel suo intervento al Forum Teha di Cernobbio. “Si deve trattare – prosegue – di un referendum esclusivamente tecnico-giuridico”. Nordio evidenzia che “una nostra vittoria nei confronti di una magistratura che si fosse politicizzata al punto da allearsi con le forze politiche dell’opposizione sarebbe una vittoria politica nei confronti di una magistratura che si è data alla politica e questo non andrebbe bene perché le sconfitte politiche si pagano”, spiega. 

La riforma della giustizia “è a favore della magistratura e non suona minimamente come punizione nei loro confronti come spesso si sente a dire”, continua il ministro, che aggiunge: “La mia carriera da magistrato è stata ricca di eventi. Direi che da ministro però sono ancora più soddisfatto”. 

Nordio ricorda quindi l’entrata in magistratura, l’indagine sulla colonna veneta delle Brigate rosse e il Mose. “Una carriera – spiega – abbastanza ricca di eventi”. 

“Noi abbiamo ridotto del 27,7% i tempi delle cause civili che sono quelle che interessano di più gli imprenditori”, ha detto ancora. “Ovviamente – spiega – è merito essenzialmente della magistratura alla quale va il nostro ringraziamento, ma è anche merito nostro perché siamo riusciti a impegnare e a impiegare tutte le risorse disponibili”, conclude. 

“Quest’anno non serve nessuna manovra correttiva”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in video collegamento con il forum Teha di Cernobbio. “La Legge di Bilancio era legge delle manovre correttive e dei sacrifici imposti agli italiani, la notizia è che quest’anno non serve nessuna manovra correttiva”, ha rivendicato Giorgetti spiegando che il governo ha “stretto la cinghia” solo su misure come “il superbonus e il Reddito di cittadinanza”. 

“Abbiamo fatto un lavoro in modo serio, pragmatico e sulla base dei dati disponibili. Un metodo di serietà e responsabilità e prudenza che sta pagando un dividendo importante per il bilancio e le imprese”, aggiunge. 

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