Quando si nomina la Sardegna, le prime immagini che attraversano la mente sono spesso e volentieri legate al mare cristallino, alle grandi spiagge, alla bella vita dei locali in Costa Smeralda. Chi non conosce l’isola, o si approccia ad essa in modo superficiale, è portato a pensare che queste siano le maggiori attrattive offerte e, di conseguenza, ad organizzare spesso vacanze molto costose e che con la Sardegna hanno in realtà ben poco a che vedere. Questo genera talvolta un fraintendimento che porta il turista medio e poco informato a diffondere luoghi comuni, che rappresentano di fatto una realtà molto parziale: “la Sardegna è troppo cara” sta sicuramente in cima alla lista delle frasi più pronunciate da chiunque vorrebbe visitare l’isola, ma pensa di non poterselo permettere. In questo articolo cercheremo dunque di sfatare alcuni dei luoghi comuni più diffusi, facendo un breve, ma interessante, elenco dei posti da visitare al di fuori del cosiddetto “jet set”.
Castelsardo
Chi non vuole rinunciare a una vacanza al mare, può optare ad esempio per le acque di Castelsardo e Lu Bagnu, decisamente meno affollate di altre località e che garantiscono di vivere appieno l’esperienza del mare sardo con molta più riservatezza e tranquillità delle spiagge più conosciute. Il borgo, poi, è probabilmente uno dei più belli di tutta Italia e consente di trascorrere anche le ore serali godendo appieno dei suoi vicoli affascinanti, delle terrazze panoramiche particolarmente suggestive, del castello illuminato, dei ristoranti affacciati sul mare, immersi in un’atmosfera unica che racchiude passato e presente, medioevo e modernità.
Orgosolo
Spostandoci completamente, invece, sia per quanto riguarda la zona che per ciò che concerne il genere, chi desidera scoprire un po’ di Sardegna al di là della costa può recarsi in Barbagia e, in particolare, nel centro che forse più di tutti rappresenta appieno questa parte dell’isola, ritenuta da molti “la vera Sardegna”. Orgosolo è decisamente lontano dai fasti delle località balneari: cittadina di cinquemila abitanti, arroccata alle pendici del Monte Lisorgoni, a circa seicento metri sopra il livello del mare. Il paesaggio che la circonda è aspro e selvaggio, ricco di gole, sentieri e grotte, meta ideale per chi ama l’escursionismo e il trekking. Peculiarità che ha reso il centro barbaricino famoso nel mondo è la presenza di murales in ogni via e strada del paese. Coloratissimi e raffiguranti le scene più disparate: dalla vita rurale alla politica, dalla poesia alla musica. Vere e proprie opere d’arte che fanno di Orgosolo una galleria a cielo aperto. Inoltre, non è molto lontano dal Golfo di Orosei ed è quindi un punto perfetto per esplorare in un colpo solo l’entroterra e la costa, con le sue calette di straordinaria bellezza: Cala Luna, Cala Goloritzè, Cala Gonone su tutte.
Cala Luna. 📷 Alexander Fradellafra | Pixabay
Carloforte
Scendendo verso la zona sud-occidentale, menzione particolare la merita Carloforte, che al contrario di Orgosolo sembra invece un po’ meno Sardegna: per la lingua, si parla infatti un dialetto genovese, e per il suo aspetto, che ricorda molto alcune località del nord Africa. Non a caso, Carloforte fu fondata intorno al Settecento da mercanti liguri emigrati in Tunisia. Un mix storico e culturale che rende questa località estremamente affascinante e unica nel suo genere. Anche le spiagge che la circondano, nonché tutta l’Isola di San Pietro, meritano di essere visitate e godute appieno.
Bosa
Risalendo verso Oristano, risulta pressoché impossibile non fermarsi a Bosa. Adagiata lungo le rive del fiume Temo, si distingue per le sue case completamente colorate su cui sovrasta l’imponente castello dei Malaspina (o di Serravalle, dal nome del colle su cui è stato edificato). Fondata dai fenici, Bosa rappresenta davvero un piccolo gioiello, oggi pittoresco borgo di pescatori.
La Maddalena
E se il richiamo della costa a nord-est risulta troppo invadente, il nostro consiglio è quello di optare per una vacanza nell’Arcipelago de La Maddalena, in cui è possibile godere della straordinaria bellezza del mare, magari attraverso gite organizzate in barca lungo tutte le isole che compongono questo meraviglioso angolo di Sardegna. Sicuramente meno tranquilla dei luoghi finora citati, ma comunque senza la mondanità e il caos della Costa Smeralda.
Cosa fare e cosa mangiare in Sardegna
Anche questi ultimi rappresentano comunque un’attrattiva importante per chi ama questo genere di turismo. Insomma, le cose da fare in Sardegna sono innumerevoli: si può spaziare dalle escursioni naturalistiche alle uscite in barca, dai tour enogastronomici agli itinerari storico-archeologici, dalla vita mondana nei locali più esclusivi ai passatempi di ogni tipo legati al gioco, ai cavalli, all’automobilismo, al golf. Una cosa è certa: non ci si può annoiare e soprattutto c’è l’imbarazzo della scelta. Stiamo parlando di una terra talmente vasta e ricca di peculiarità, che è impossibile non soddisfare qualunque tipo di turista.
E ovviamente quando si parla di Sardegna non si può evitare di aprire una parentesi sul cibo, che meriterebbe una vacanza dedicata. Sono davvero tantissimi i piatti tipici e le specialità di questa terra: dai malloreddus alla fregola, dal pane carasau al porcetto, dalla bottarga ai formaggi e le salsicce, passando per i dolci come le seadas, il torrone, i papassini. Insomma, tante cose da fare nell’isola, ma anche tante cose da gustare, per una vacanza davvero unica e indimenticabile.