Una finestra sulla Sardegna e sul territorio di Cagliari, un vortice di allegria, viavai, storie di vita, profumi e sapori che, per oltre mezzo secolo, ha animato il centro cittadino del capoluogo, e che ora si prende una pausa per poter ritornare ancora più moderno e funzionale di prima.
Questo è il mercato di San Benedetto, un luogo simbolo per i cagliaritani e non solo, che affonda le sue origini in un’epoca lontana.
Tutto iniziò nei primi dell’Ottocento, quando nella zona che oggi corrisponde all’elegante Largo Carlo Felice comparvero delle baracche, prive di qualsiasi controllo igienico. Qui, ogni giorno, giungevano produttori da tutta l’Isola per vendere prodotti di ogni genere.
Le condizioni precarie di questo mercato a cielo aperto spinsero l’amministrazione comunale, nel 1886, a realizzare un mercato civico coperto, progettato dall’ingegnere Enrico Melis. La struttura era composta da due edifici adiacenti: il primo ospitava la vendita di carni bovine, frutta e verdura, il secondo era invece destinato alla vendita di carni suine, ovine ed equine, pesce e salumi.
All’esterno del mercato, una presenza immancabile era quella dei “ragazzini delle commissioni”, bambini poverissimi, spesso orfani o abbandonati, che si guadagnavano qualche moneta aiutando le nobildonne a trasportare la spesa fino a casa. Venivano chiamati is piccioccus de crobi, un nome che derivava da sa corbula, la grande cesta in cui di notte dormivano accovacciati e che di giorno utilizzavano proprio per trasportare le provviste.
Nei decenni successivi, il Largo divenne il salotto buono della città, ospitando le sedi di importanti banche e della Camera di Commercio. Così, dopo circa settant’anni, quello che passò alla storia come su Mercau Becciu (il Mercato Vecchio) venne demolito e trasferito in un’altra zona, quella di San Benedetto, nel quartiere storico di Villanova, che all’epoca era ancora aperta campagna.
Il 1° giugno 1957 fu così inaugurato il mercato civico di San Benedetto, considerato il mercato coperto più grande d’Italia e tra i più estesi d’Europa. Sviluppandosi su una superficie di ben 8000 metri quadrati distribuiti su due piani, fin dall’inizio ha incarnato l’anima più autentica e popolare di Cagliari, diventando un punto di riferimento per gli acquisti quotidiani dei cittadini e una meta imperdibile per tantissimi turisti.
Ad accogliere i numerosissimi clienti, tutte le mattine, dal lunedì al sabato, ci sono sempre stati i banchi di circa 200 espositori pronti a offrire prodotti freschi e genuini, provenienti dal mare o dalla campagna, tutti rigorosamente sardi.
Il piano terra ha ospitato il mercato ittico, con una vastissima scelta di pesce e frutti di mare, dalle spigole alle orate, dai crostacei alla tipica bottarga. Il primo piano, invece, i prodotti ortofrutticoli, le carni e altri generi alimentari, tra cui formaggi, salumi, uova e vini. Non sono mai mancati neppure i dolci e la panetteria, oltre ad un accogliente bar.
All’esterno, l’edificio è sempre stato circondato da tantissime bancarelle con ogni tipologia di articolo, dall’abbigliamento all’arredo per la casa, dagli utensili ai giocattoli, fino a piante e fiori.
I decenni d’oro del mercato di San Benedetto si sono però interrotti sabato 1° marzo 2025, quando ha chiuso le sue porte per lasciare spazio a importanti lavori di riqualificazione. Per rivederlo nella sua veste rinnovata, secondo le stime dell’amministrazione comunale, bisognerà attendere almeno due anni.
Ma di tutto ciò che lo caratterizzava non rimane solo un’eco lontana. La vita di questo luogo identitario prosegue poco distante. Dal 18 marzo 2025, infatti, una struttura provvisoria, situata in piazza Amedeo Nazzari – tra il Teatro Lirico e Villa Muscas -, ha aperto i cancelli per accogliere frequentatori affezionati e curiosi accorsi fin dall’inaugurazione.
Il nuovo mercato dispone di quattro ingressi situati in via Sant’Alenixedda, via Cao di San Marco, Parco della Musica e via Bacaredda, con ampie possibilità di parcheggio ed efficienti collegamenti con i mezzi pubblici.
All’interno, i clienti ritrovano gli stessi venditori, pronti ad accoglierli con il sorriso e con prodotti eccellenti. Un nuovo bar arricchisce l’offerta, mentre all’esterno sono tornate le storiche bancarelle.
Nonostante qualche iniziale incertezza, l’entusiasmo di tutti rimane dunque immutato, in attesa di poter rivivere, nel prossimo futuro, quell’emporio magico che il mercato di San Benedetto è sempre stato, salutato, per il momento, da Cagliari e dai suoi abitanti, non con un addio ma con un semplice arrivederci.