I dolmen di Luras: la storia millenaria e il fascino delle “sepolture dei giganti”

Risalenti a circa 5000 anni fa, i dolmen Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella raccontano uno spaccato di vita passata densa di aspetti religiosi, cultuali e forse anche politici

Dolmen Ladas a Luras. ? Andrea Mura | Nuragando Sardegna

Dolmen Ladas a Luras. ? Andrea Mura | Nuragando Sardegna

Dalla Preistoria al Medioevo, fino ad arrivare al marchesato di Gallura: la storia del comune sassarese di Luras è ricca e suggestiva, al punto da aver lasciato dietro sé tracce dal sapore unico ed evocativo. Partendo dal passato più lontano, per esempio, è inevitabile pensare ai suoi nuraghi – i cui resti sono ad oggi ancora visibili – ma soprattutto ai cosiddetti dolmen, tombe di grandi dimensioni più o meno complesse, di cui il paese possiede quattro esemplari dal nome assai particolare: Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella.

Chiamati dagli abitanti di Luras “sepulturas de zigantes” o “de paladinos” (“sepolture dei giganti” o “dei paladini”), i dolmen Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella fanno parte dei 78 esemplari sparsi nell’isola erendonoil territorio tra i più ricchi di questa tipologia tombale, in genere ottenuta con lastra orizzontale posta su pietre infisse nel suolo.

Affascinanti nella forma e nel nome, – derivante dal bretone “tol–men”, ossia “tavola di pietra” – tale concentrazione rappresenta un elemento importante per l’area lurese e attesta una duratura frequentazione del territorio, in una storia millenaria esistente almeno a partire dal Neolitico recente (3500-2700 a.C.).

Un arco temporale durante il quale si ipotizza che le quattro sepolture collettive abbiano sviluppato dimensioni megalitiche, distribuite nel centro abitato o nelle immediate vicinanze. Uscendo dal paese, il primo a rivelarsi agli occhi del visitatore è il dolmen Ladas, non solo ritenuto tra i più grandi in Sardegna, ma anche dotato di un distintivo “allée couverte”, ossia un corridoio coperto di forma allungata sormontato da lastre orizzontali. Della lunghezza di 8,5 metri e largo 6, tale spazio mostra una disposizione verticale di pietre semilavorate ed è dominato da 2 lastroni che chiudono il vano funerario, culminante in una parte finale detta “abside”.

Proseguendo nella natura silenziosa, a poca distanza da quello di Ladas è possibile ammirare il dolmen Ciuledda, simile al compagno e con dimensioni più ridotte. Alto poco meno di 1 metro, esso infatti presenta una pianta circolare e una struttura semplice, con un sistema trilitico a lastra orizzontale posta su 2 pietre verticali. Una tipologia che lo accomuna alle sepolture Alzoledda – considerato il dolmen più piccolo fra i 4, a pianta rettangolare e con camera trapezoidale – e Billella, anch’esso a pianta rettangolare con lunghezza di 2,5 metri e altezza di 80 centimetri. Oltre a presentare una particolare fisionomia, – in quanto forse sorto sul piano roccioso usato sia per ricavare i blocchi, sia come piano d’appoggio del monumento – il dolmen Billella si distingue anche per un orientamento a occidente, elemento insolito dato che in genere le tombe puntavano in direzione di una stella.

Un’ideale percorso alla scoperta dei quattro dolmen, che narra l’importanza di tali luoghi per il passato ma anche per il presente e che ha portato all’avvio di ricerche archeologiche come quella del tedesco Bert D’Arragon. Iniziata nel 1996, essa ha restituito frammenti ceramici relativi al III millennio a.C. e ha contribuito non solo a comprendere meglio il dato temporale, ma anche a riflettere sulla funzione stessa del dolmen in Sardegna e su altre sue possibili sfaccettature.

Assieme alla dimensione religiosa e cultuale, si è ipotizzato infatti che il megalitico monumento potesse avere anche un ruolo politico-territoriale e che quindi la sua costruzione fungesse da delimitazione di confini da parte di popolazioni locali. Un’ipotesi suggestiva, che si accompagna anche a un potenziale concetto di differenziazione sociale – legato in particolare al rituale funerario dei dolmen – e alla costruzione degli stessi da parte di gruppi umani dediti alla pastorizia.

I dolmen Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella si trovano nel territorio di Luras, in provincia di Sassari. Per raggiungere i primi due sarà necessario percorrere la Strada Provinciale 10 per Luogosanto fino ai cartelli con le indicazioni per i monumenti e, una volta individuati, svoltare a destra. Giunti a uno spiazzo dove sarà possibile parcheggiare, da qui ci si dovrà muovere a piedi. Alzoledda e Billella invece sono situati dentro il centro abitato, vicino al campo sportivo Limbara. Trattandosi di luoghi non gestiti, tutti i dolmen sono liberamente visitabili senza limiti di orario.

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