Al Museo d’Arte Siamese di Cagliari in mostra teiere e tazze cinesi dell’Ottocento

Nella Cittadella dei Musei di Cagliari, fino al gennaio 2026 in esposizione una rara collezione di oggetti Qing, tra teiere Yixing, tazzine in porcellana e antichi rituali del tè

Teiere e tazze cinesi dell’Ottocento in mostra al Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu di Cagliari

Nella Cittadella dei Musei di piazza Arsenale a Cagliari riemerge una parte poco conosciuta del patrimonio cittadino: una raffinata raccolta di teiere e tazze cinesi dell’Ottocento, oggi protagonista di una mostra visitabile fino al gennaio 2026. L’esposizione segna una nuova tappa del percorso di valorizzazione delle collezioni civiche iniziato nel 2024 con “Memoria e visioni: l’arte in Sardegna nelle collezioni civiche”, e offre al pubblico la possibilità di ammirare un nucleo di manufatti solitamente custoditi nei depositi comunali del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu.

Le opere in mostra risalgono alla dinastia Qing (1644–1911) e rappresentano un incontro di maestria artigianale, funzionalità e cultura. Otto teiere di fine realizzazione raccontano la tradizione del tè in Cina, tra ritualità e ricerca estetica. Sei di queste appartengono al genere Yixing, realizzate con la tipica argilla porosa zisha, originaria della regione di Jiangsu. La particolare struttura del materiale, che trattiene gli aromi del tè con l’uso ripetuto, è alla base dell’usanza di destinare ogni teiera Yixing a un solo tipo di infuso. L’equilibrio tra forma e funzione, con il perfetto bilanciamento tra beccuccio, manico e coperchio, riflette la sensibilità artigiana orientale dell’Ottocento. Tra gli esemplari, spiccano piccole teiere monodose, una decorata con elementi naturalistici in altorilievo e un’altra in terracotta incisa con caratteri cinesi.

Accanto a questi pezzi, il pubblico può osservare un curioso esempio di ingegnosità tecnica: una teiera con recipienti comunicanti, frutto di un progetto che permette di controllare la fuoriuscita del liquido o servire infusi diversi da un unico contenitore. A chiudere la raccolta, una teiera in porcellana decorata con motivi geometrici e fitomorfi e dotata di manico metallico.

La sezione dedicata alle tazzine da tè approfondisce il significato culturale del gesto del bere, parte integrante della vita sociale e spirituale cinese. Le porcellane esposte, datate tra XVIII e XIX secolo, documentano l’evoluzione di forme e decorazioni legate alle diverse epoche imperiali. Vi figurano tre tazzine di epoca Tung Chih (1862–1874), decorate con smalti policromi e motivi naturalistici, una raffinata coppia di tazzine Ch’ien Lung (1736–1795) con coperchi ribaltabili e scene di draghi, e un piccolo servizio Qing in porcellana bianca a fiorami. Completano la vetrina due tazzine con piattino dorato e un cilindro per la conservazione del tè in foglia, decorato con smalti e orlo metallico.

La mostra si inserisce nella storia del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, fondato a seguito della donazione che l’ingegnere e collezionista cagliaritano fece alla città nel 1914. Dopo una lunga esperienza professionale in Siam, l’attuale Thailandia, Cardu riportò in Europa oltre 1300 manufatti provenienti da Cina, Giappone, India e Sud-Est asiatico. A inaugurare il museo fu nel 1918 una mostra nel Palazzo Civico Bacaredda, i cui proventi furono destinati agli orfani della Prima guerra mondiale.

Oggi il Museo, ospitato nella Cittadella dei Musei, custodisce una delle più importanti raccolte di arte siamese d’Europa, con un patrimonio che racconta l’incontro tra Occidente e Oriente attraverso sculture, argenti, armi e porcellane.

La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. Per informazioni: 070.6776543, museicivici@comune.cagliari.it.

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