Nei siti archeologici di Nora e Barumini la danza contemporanea del Festival “Dancing Histor(y)ies”

Dal 3 al 17 agosto in Sardegna compagnie internazionali uniscono arte, memoria e comunità nei luoghi simbolo del patrimonio culturale, ispirandosi all’opera di Grazia Deledda

Festival Internazionale “Dancing Histor(y)ies”

Dal 3 al 17 agosto, i siti archeologici di Nora (Pula) e Su Nuraxi (Barumini) ospitano la seconda edizione del Festival Internazionale “Dancing Histor(y)ies”, un progetto europeo che unisce danza contemporanea, patrimonio culturale e partecipazione delle comunità locali. Coordinata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, l’iniziativa coinvolge dodici istituzioni di dieci Paesi europei con esperienza nelle arti performative e nella valorizzazione di beni culturali.

Dopo le tappe primaverili a Roma, Belgrado e Mérida, la Sardegna diventa nuovamente vetrina di un progetto che punta a creare un dialogo tra le culture attraverso la danza. L’obiettivo è dare nuova vita ai luoghi della memoria, sperimentando modelli di valorizzazione dei siti archeologici in chiave artistica, grazie alla collaborazione tra compagnie europee e territori ospitanti.

Per l’edizione 2025, le compagnie ospiti hanno scelto di ispirarsi all’opera di Grazia Deledda, approfondendone temi come la cultura del cibo, la sostenibilità ambientale e le tradizioni popolari. Il processo creativo si è sviluppato attraverso residenze e laboratori a Pula e Barumini, con il supporto del Comune di Pula, della Fondazione Barumini Sistema Cultura e la guida drammaturgica di Daniela Sari e Laura Sechi.

Il programma si apre il 3 agosto a Nora con la compagnia ceca 420PEOPLE e lo spettacolo “As a Cloud Above the Sea”, ispirato alla fragilità del paesaggio lagunare e al pensiero deleddiano. Il 6 agosto sarà la volta del Derida Dance Center (Bulgaria) con “Shell of Silence”, riflessione artistica sulla crisi ambientale e l’urgenza della sua narrazione. L’8 agosto, ilDance (Svezia) presenta “Under the Gemlike Eye of Venus”, che indaga il senso del tempo attraverso poesia e danza.

Il 10 agosto, Su Nuraxi ospita “Bread of the Earth” della Polish Dance Theatre (Polonia), che trasforma il simbolo del pane in metafora di comunità, lavoro e identità. Il festival si chiude il 17 agosto con la produzione italiana “Nur-Akra”, firmata da ASMED, Gruppo e-Motion e Danza Estemporada: un’opera corale che mette in scena la relazione tra corpo, natura e spiritualità.

Il cartellone è arricchito da un programma parallelo, l’Off Festival. A Nora, ogni spettacolo sarà preceduto da incontri con esperti, scienziati e artisti per approfondire i temi delle performance, tra cui la geoscientist Daniela Pani e la referente dell’Assessorato regionale all’Ambiente Elisa Mocci. A Barumini, due appuntamenti nel giardino di Casa Zapata: il 7 agosto con il podcast performativo “Dal nuraghe al castello” e il 9 agosto con la presentazione del libro “Grazia Deledda e il cibo” di Giovanni Fancello.

Infine, mercoledì 30 luglio, a Porto Agumu (Pula), l’associazione Isula Fishing Club guiderà un’attività di clean-up della spiaggia, con la liberazione di una tartaruga Caretta Caretta curata presso il Centro di recupero della Laguna di Nora, in collaborazione con la Rete regionale per la fauna marina.

“Dancing Histor(y)ies” si conferma così come un progetto che intreccia linguaggi artistici e territori, mettendo in dialogo Europa, patrimonio e comunità.

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