Al Museo di arte ambientale Organica, situato nel Parco del Limbara, prende il via un articolato programma di eventi che si estenderà fino a dicembre 2025. L’iniziativa, giunta alla sesta stagione, propone un insieme di mostre, laboratori, performance, concerti e trekking culturali pensati per approfondire il rapporto tra uomo e natura, promuovendo la conoscenza del territorio e la riflessione sui temi della sostenibilità ambientale.
Le undici mostre previste si svolgeranno negli spazi espositivi del CEDAP (Centro per la Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio), a pochi chilometri da Tempio Pausania, immerso nel bosco di Curadureddu. La rassegna spazia dall’arte contemporanea alla fotografia naturalistica, con una particolare attenzione alle tematiche ambientali.
Dopo l’anteprima dedicata a Igino Panzino, la stagione 2025 prende il via il 1° giugno con “Calligrafie”, mostra personale di Pastorello, alias Giovanni Manunta. L’artista sardo propone una reinterpretazione pittorica della natura, trasformandola in un linguaggio visivo fatto di segni, ritmo e scrittura. Le sue opere, sospese tra astrazione e mitologia, offrono una lettura simbolica del paesaggio naturale, suggerendo una connessione profonda tra l’essere umano e l’ambiente.
Lo stesso giorno inaugura anche “Geometrie esistenziali”, mostra fotografica di Francesco Cubeddu. Pilota di parapendio e paramotore, Cubeddu presenta una raccolta di scatti aerei che documentano il territorio sardo con un approccio estetico che travalica la fotografia naturalistica, puntando a un’esplorazione quasi pittorica delle forme, dei colori e delle texture del paesaggio.
Entrambe le mostre saranno visitabili fino al 9 luglio.
Accanto a queste esposizioni, il calendario prevede le personali di Fabiana Casu (dal 13 luglio al 6 agosto), Flatform (dal 10 agosto al 24 settembre), Valentina Daga (dal 28 settembre al 29 ottobre) e Giulia Sale (dal 9 novembre al 31 dicembre). A queste si aggiungono le mostre documentarie e fotografiche dedicate alla Sardegna: gli scatti di Domenico Ruiu (dal 9 novembre al 31 dicembre) e la mostra dell’illustratore Toni Demuro (dal 10 agosto al 24 settembre), oltre a due progetti collettivi focalizzati sul rapporto tra ambiente e produzione sostenibile — “Suber – sughero tra design e sostenibilità” (dal 28 settembre al 29 ottobre) e “La via dell’acqua – dal progetto all’opera” (dal 13 luglio al 6 agosto), in collaborazione con il CEAS di Tempio.
Oltre alle esposizioni al chiuso, Organica si espande all’aperto con nuove installazioni nei “Sentieri dell’arte”, il percorso di opere ambientali dislocato nel bosco di Curadureddu. Tra l’estate e l’autunno, verranno realizzate nuove opere site-specific firmate da Giusy Calia, Marcello Cinque, Valentina Daga, Antonello Fresu e Alex Pinna.
Un ulteriore ampliamento interesserà la località di Vallicciola, lungo la “Via delle Acque” del Limbara, con il progetto “Acquamontana – percorsi di sostenibilità tra arte, acqua e natura”. Le installazioni saranno realizzate da Pietruccia Bassu, Eleonora Desole, Heart Studio, Daniela e Francesca Manca, Mauro Morittu, Gianni Nieddu, Igino Panzino e Antonella Spanu.
Ogni nuova opera sarà accompagnata da eventi dedicati: laboratori, incontri con gli artisti, visite guidate e momenti di trekking culturale. In programma anche performance musicali, concerti e attività creative per tutte le età, spesso in collaborazione con associazioni locali e festival regionali.
Il CEDAP si conferma centro nevralgico del progetto: oltre a ospitare due sale espositive — una per l’arte contemporanea e una per la fotografia — funziona anche come punto informativo per escursioni e attività culturali nel Parco del Limbara.
La sede di Organica è raggiungibile da Tempio Pausania, Olbia e Sassari attraverso la SS 392, proseguendo poi a piedi lungo uno dei sentieri che attraversano il bosco. Un invito a scoprire la Sardegna attraverso l’arte e il paesaggio, in un contesto che propone esperienze immersive e riflessioni sul presente.