Riflessioni sulla condizione umana, sulle sue contraddizioni e sulle sue possibilità: ad Ales torna “CineMarmilla”, la rassegna di cinema all’aperto organizzata dall’Associazione Culturale Casa Natale Antonio Gramsci con il sostegno del Comune. Il filo conduttore dell’edizione 2025 è la humanitas, analizzata nelle sue molteplici declinazioni: dal corpo alla storia, dal linguaggio alle relazioni, in un’epoca segnata da conflitti, crisi ambientali e trasformazioni sociali profonde.
Tre appuntamenti serali – giovedì 3 luglio, 24 luglio e 7 agosto – nel cortile di Casa Coni, dove i registi incontreranno il pubblico a fine proiezione. A curare il programma è Myriam Mereu, studiosa di cinema e conduttrice di programmi in lingua sarda.
La serata inaugurale, giovedì 3 luglio, propone tre opere che affrontano temi legati all’abbandono, alla sopravvivenza e alla ricerca di possibilità altrove. “Issa” di Stefano Cau (2019) è un cortometraggio girato in Super8 che esplora lo spopolamento delle piccole comunità. Il racconto parte da uno sguardo intimo e personale e si apre a una riflessione più ampia sul calo demografico che interessa l’entroterra sardo. Segue “Horizon” di Daniele De Muro (2020), ambientato in un futuro distopico dove le guerre e il cambiamento climatico hanno modificato radicalmente il paesaggio umano. Il film solleva interrogativi sul futuro dell’umanità e sulla sua capacità di resistere e adattarsi. Chiude la serata “Cara a su ‘entu – Con il vento in faccia” di Andrea Deidda (2023), documentario dedicato ai giovani fantini sardi che cercano fortuna correndo al Palio di Siena. Le testimonianze, raccolte in italiano e in sardo, restituiscono un mosaico di sogni e sacrifici, legati alla scelta di partire per inseguire una passione e un lavoro.
Il secondo appuntamento, giovedì 24 luglio, è interamente dedicato al documentario “Nella colonia penale” (2025), un lavoro collettivo firmato da Gaetano Crivaro, Alberto Diana, Ferruccio Goia e Silvia Perra. Il film è il risultato di una ricerca iniziata durante la pandemia, in condizioni di accesso limitato alle strutture penitenziarie, e racconta la realtà delle colonie penali sarde: Isili, Mamone, Is Arenas e l’ex colonia dell’Asinara. Attraverso riprese in ambienti chiusi, inquadrature serrate e l’uso di immagini di dispositivi di sorveglianza, il film mette in luce il senso di isolamento vissuto dai detenuti e propone una riflessione sul carcere come spazio di eccezione. Il progetto, prodotto da Mommotty e caratterizzato dalla fotografia di Federica Ortu, si interroga sul confine tra punizione e privazione, coinvolgendo anche aspetti legati al rapporto tra uomo e natura, come nell’episodio girato all’Asinara.
La rassegna si chiude giovedì 7 agosto con “Némos andando per mare” di Marco Antonio Pani, una reinterpretazione dell’Odissea ambientata in Sardegna. Il film racconta il viaggio di un moderno Odisseo, interpretato da Giovanni Masia, che attraversa paesaggi immaginari e reali tra mito, poesia e narrazione contemporanea. L’opera riflette sui grandi temi del viaggio, dell’identità, del ritorno e del rapporto tra umano e divino. Un elemento centrale del lavoro di Pani è l’uso della lingua sarda in diverse forme espressive: il parlato quotidiano, il canto, il verso poetico. Questo impianto linguistico e simbolico rafforza il legame tra la vicenda narrata e il contesto territoriale, creando un dialogo tra passato e presente, tra radici locali e interrogativi universali.
Le proiezioni di CineMarmilla 2025 sono a ingresso gratuito e inizieranno intorno alle 21:30. Ogni serata prevede la partecipazione dei registi, che dialogheranno con il pubblico alla fine delle proiezioni. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere all’indirizzo: casanatalegramsci@tiscali.it.
