Non ci sono teatri, palasport e neanche piazze o slarghi che tengano. Quando la fantasia punta verso il cielo, verso quello spazio in cui abitano i sogni, c’è solo una soluzione: stare «con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole», per dirla con Ennio Flaiano. eVenti Verticali, ensemble di «teatro verticale come linguaggio originale, distintivo e multidisciplinare», come si definiscono loro, sbarcano ad Alghero. Nati a Ossi nel 2006 per da un’idea di Andrea e Luca Piallini, eVenti Verticali sono gli ospiti d’onore per il gran finale di Mamatita Festival 2018.
Alla seconda edizione della rassegna di arte di strada e circo contemporaneo organizzata da Spazio T con la direzione artistica di Chiara Murru, sono loro la ciliegina sulla torta di un mese di eventi per le strade e le piazze di una città che si fa teatro con il chiodo fisso di restituire gli spazi pubblici alla comunità, di rigenerarli, di dargli una nuova funzione sociale attraverso l’arte.
Dopo 172 spettacoli a Qingdao, in Cina, e numerosi altri in Europa e negli Stati Uniti, eVenti Verticali conclude nella Riviera del corallo un intenso tour partito a inizio anno con tre importanti date. Sabato 29 aprile chiuderanno alla grande i festeggiamenti per San Michele, patrono di Alghero, con una performance assolutamente fuori dagli schemi. Ma davvero. Alle 22 si caleranno da piazza Sulis e danzeranno in aria, sospesi, protagonisti della visual comedy che sarà proiettata alle loro spalle, sulla facciata della torre. Guest star saranno Silvia Proietti e Mirko Ariu.
Sul loro sito si descrivono così: «Abbiamo solcato centinaia di cieli, inganniamo la gravità, ricostruiamo la prospettiva, calpestando pavimenti ortogonali, saltando, ballando e raccontando». Già perché il gioco, a raccontarlo così, pare facile. «Prendi un palcoscenico, portalo sul campanile. Ed è già spettacolo». Il teatro verticale. Nasce dalla danza verticale. Lo spazio verticale diventa una sorta di pavimento su cui i performer, retti da imbraghi e appesi a una fune, danzano, saltano, corrono e recitano, servendosi della parete come piano ortogonale di lavoro.
«Intendiamo il teatro verticale quale linguaggio che si serve di diverse forme artistiche che vanno dal teatro al circo, dalla grafica all’acrobatica, dalla danza alla musica, dalla visual comedy alle nuove tecnologie – spiegano loro – discipline che proiettano i loro saperi su inusuali e sorprendenti luoghi teatrali che sono torri, facciate, campanili, mura, falesie, alberi e grandi spazi aperti».
eVenti Verticali è un’associazione sportiva dilettantistica culturale che promuove la ricerca di un modo originale di fare teatro su spazi verticali ed aerei. L’associazione ha realizzato corsi e spettacoli in giro per il mondo, promuovendo il teatro verticale in una ventina di Paesi, mutuando l’idea di spostare l’attenzione sul piano verticale da una tradizione nata a Danzica nel 2003, durante uno spettacolo con una discesa su fune da una finestra.
Ad Alghero porteranno la loro ultima e riuscitissima produzione: Wanted. È uno spettacolo verticale di visual comedy e videoproiezioni. Videoscenografie, drammaturgia e corpo si fondono in un lavoro di teatro fisico, dove il 2D delle proiezioni si somma al vivo 3D degli attori-acrobati, con un risultato davvero inedito. Il fulcro dello spettacolo è l’interrelazione tra le videoproiezioni, animazioni disegnate da un fumettista, e l’acrobatica verticale.
Risucchiati in un mondo fatto di fumetti e animazioni, i due protagonisti di questo “guardia e ladri verticale” compiono un viaggio avventuroso, ricco di non sense e cadute comiche tra desktop impazziti, videogames vintage, paesaggi mozzafiato e scenari apocalittici. Anche il computer diventa personaggio, intervenendo e interagendo con i due eroi capitati sul suo stesso desktop.
In perenne fuga attraversano il globo, scalano alti edifici, saltano tra i tetti, si tuffano negli oceani, per finire dentro una cassaforte. «Wanted è lo spettacolo che più rappresenta la nostra ricerca nel teatro verticale – spiegano quelli di eVenti Verticali – in pochi anni ha superato le 150 repliche in una decina di paesi europei, raggiungendo Russia, Corea e Taiwan». Grazie a Mamatita, tornano in Sardegna. Tornano a casa. In quel cielo in cui il loro sogno è iniziato dodici anni fa.