Cortoindanza/Logos, la danza contemporanea incontra i paesaggi della Sardegna

Dal 27 giugno al 27 dicembre oltre cinquanta artisti internazionali si esibiscono in luoghi non convenzionali dell’isola per la 18ª edizione del festival diretto da Simonetta Pusceddu

"Two out of three" di e con Giorgia Gasparetto

"Two out of three" di e con Giorgia Gasparetto

Dal 27 giugno al 27 dicembre la Sardegna ospita la 18ª edizione del festival internazionale di danza contemporanea Cortoindanza/Logos, sotto la direzione artistica di Simonetta Pusceddu. La rassegna, promossa dall’associazione Tersicorea si sviluppa tra spettacoli e residenze artistiche in spazi non convenzionali dell’isola, con l’obiettivo di attivare un dialogo diretto tra artisti, territorio e comunità locali.

Il festival si svolgerà in luoghi definiti “worksite”, sedi di ricerca e creazione artistica: Sa Manifattura, la Galleria-rifugio Don Bosco e TOff – Officina delle Arti Sceniche a Cagliari, l’Antica Tonnara Su Pranu a Portoscuso, l’Antico Borgo di Tratalias, e il Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna – AMAS di Arbus.

Saranno oltre cinquanta gli artisti ospitati in questa edizione, provenienti da Brasile, Francia, Spagna, Russia, Corea del Sud, Grecia e Italia. Il festival si propone come spazio di scambio tra pratiche artistiche diverse, esplorando linguaggi coreutici contemporanei in contesti spesso poco battuti, attraverso spettacoli, installazioni, performance e momenti di confronto.

Uno dei punti cardine dell’edizione 2024 è il bando per la scrittura coreografica Cortoindanza, iniziativa di sostegno alla produzione e alla mobilità di autori e autrici emergenti. Il 27 e 28 giugno, alle 20:30 a Sa Manifattura di Cagliari, andranno in scena le sette coreografie in breve selezionate tra oltre 120 progetti internazionali. I lavori saranno presentati al pubblico e al network dell’Osservatorio permanente, composto da partner nazionali e internazionali, operatori e professionisti della danza contemporanea. Gli autori e le autrici selezionati parteciperanno a un percorso di coaching e residenze artistiche con l’obiettivo di sviluppare le proprie creazioni in forma compiuta, da presentare successivamente in Sardegna e in Europa.

Dopo la vetrina dei corti coreografici, la rassegna continuerà il suo percorso in diversi Comuni della Sardegna, con un calendario di oltre 40 spettacoli fino a dicembre. In programma le produzioni sviluppate negli anni precedenti grazie alle residenze e al tutoraggio dell’Osservatorio permanente, oltre ai progetti sostenuti da Med’arte, rete internazionale che promuove mobilità e collaborazione tra operatori e istituzioni del settore artistico contemporaneo.

Il festival pone al centro le arti performative – danza, teatro, videoarte, fotografia – come strumento di esplorazione dei territori e di costruzione di nuove visioni. L’arte viene così intesa come forma di lettura e di relazione con i luoghi, in un intreccio tra memoria, paesaggio e partecipazione.

Il programma completo del festival è disponibile online sul sito tersicorea.org.

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