“Dimenticare? Cancellare? È come se avessi concentrato, nella morsa nazista, tutta la mia forza solo sul pensiero di sopravvivere e non su quello di ricordare. Mi sono rimasti da narrare solo frammenti casuali, il cui disordine mi rende anche oggi un uomo incerto.”
Domani, 28 gennaio, dalle ore 17:30 alle 18:00, in occasione delle giornate della memoria “The Social Gallery” di Quartu Sant’Elena presenta “Il Rosa Nudo”, Reading per la Memoria a cura di Sergio Anrò e Giovanni Coda. Ingresso libero
“Tra i milioni di vittime colpite dalla follia nazista nel periodo della Seconda guerra mondiale il francese Pierre Seel, fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale. Sopravvissuto a questa esperienza terrificante, fatta di torture e umiliazioni, Seel, dopo la fine del conflitto, si è sposato, è diventato padre, cercando di vivere una vita normale.
Nel 1982, però, è il primo a denunciare le terribili vicende che lo hanno accomunato a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa: un coming out clamoroso che aggiunge altro orrore all’orrore.
Il rosa nudo, prendendo spunto dalla sua autobiografia Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel, racconta in maniera teatrale ed evocativa l’Omocausto, soffermandosi anche sulle teorie scientifiche per la cura dell’omosessualità di Carl Peter Veernet, che hanno aperto la strada alle persecuzioni naziste.”