E adesso? Il 19° festival di letteratura per ragazzi “Tuttestorie” ci invita a riflettere sulle cose che finiscono

La rassegna si terrà dal 1° al 6 ottobre a Cagliari, facendo contemporaneamente tappa in numerosi comuni dell'Isola, con ben 370 appuntamenti tra incontri, laboratori, performance, giochi, mostre, installazioni interattive, video e progetti partecipati

Festival Tuttestorie

Dal 1° al 6 ottobre torna a Cagliari – facendo contemporaneamente tappa in numerosi comuni dell’Isola – il festival di letteratura per ragazzi “Tuttestorie”, giunto alla 19ª edizione.

La rassegna si rivolge a un pubblico dai 0 ai 16 anni, con spazi di approfondimento riservati agli adulti, e nel tempo ha ampliato i suoi orizzonti, spaziando tra libri, arte, teatro, danza, cinema e nuove tecnologie. La “pasta madre” del 2024, ovvero la mappa concettuale che funge da traccia e filo conduttore, come da tradizione dell’evento -, è la “Fine, o meglio le Fini”, alle quali fanno seguito i “Frattempi” e i nuovi “Inizi”. Il titolo dell’edizione è infatti “E adesso? Racconti, visioni e libri sulle cose che finiscono”

Previsti ben 370 appuntamenti tra incontri, laboratori, performance, giochi, mostre, installazioni interattive, video e progetti partecipati in compagnia di 71 ospiti: scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, artiste/i ed esperte/i di letteratura per l’infanzia. 260 le attività rivolte alle scolaresche di tutta l’Isola, mentre sono 110 quelle aperte al pubblico.

“Quartier generale” del festival è il centro d’arte e cultura EXMA, dove si svolge la maggior parte degli eventi del capoluogo aperti al pubblico. Già da martedì 1° ottobre, la manifestazione dà il via agli appuntamenti con gli studenti delle scuole nei comuni di Assemini, Carbonia, Decimomannu, Decimoputzu, Elmas, Gonnesa, Iglesias, Isili, Monastir, Quartu Sant’Elena, Sanluri, Selargius, Siliqua, Vallermosa, Villanovaforru, Villasor e Villaspeciosa.

La manifestazione è organizzata dalla cooperativa e libreria per ragazzi Tuttestorie, con la direzione artistica di Manuela Fiori e la collaborazione di Bruno Tognolini.

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