Stagione di Prosa, Danza e Circo 2025-2026 al Teatro Centrale di Carbonia: i grandi nomi della scena italiana con CeDAC Sardegna 

Da Alessandro Di Battista a Maria Grazia Cucinotta, da Bergonzoni al Balletto di Roma: tredici spettacoli tra novembre e maggio per un viaggio tra teatro, danza e nouveau cirque

Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo in “La moglie fantasma”. Foto G. Chieregato

Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo in “La moglie fantasma”. Foto G. Chieregato

Si apre il sipario sulla Stagione di Prosa | Danza e Circo Contemporaneo 2025-2026 organizzata dal CeDAC Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia.

Tredici titoli in cartellone – da novembre a maggio – con i protagonisti della scena, da Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch a Maria Grazia Cucinotta con Pino Quartullo e Alessandra Faiella, Ninni Bruschetta e Claudio “Greg” Gregori, Lisa Galantini e Giampiero Rappa, Roberto Abbiati, Luca Bizzarri con Enzo Paci e Antonio Zavatteri oltre ad Alessandro Di Battista e Alessandro Bergonzoni, agli acrobati di bluCinque e i danzatori del Balletto di Roma – Junior Company e RBR Dance Company e le compagnie NoveTeatro e Quinte Emotive.

Inaugurazione – il 14 novembre – con Alessandro Di Battista con le sue “Scomode Verità” sui moderni conflitti e la (dis)informazione, poi – il 19 dicembre – “Coppelia – un ballet mécanique” di Caterina Mochi Sismondi per bluCinque, uno spettacolo di nouveau cirque sulla conturbante bambola meccanica, per una riflessione sull’identità e sul ruolo delle donne nella società.

Un dark thriller contro la censura – l’11 gennaio – con “A Mirror – uno spettacolo falso e NON autorizzato” di Sam Holcroft, con Ninni Bruschetta e Claudio “Greg” Gregori, e con Fabrizio Colica, Paola Michelini e Gianluca Musiu e un intenso ritratto al femminile – il 31 gennaio – in “Una giornata qualunque” di Dario Fo e Franca Rame, con Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch (sua la regia), per un omaggio al drammaturgo Premio Nobel a 100 anni dalla nascita e 10 dalla scomparsa.

La bisbetica domata” di William Shakespeare – il 9 febbraio – nella versione di NoveTeatro, sulla condizione femminile nell’età elisabettiana e un giallo metateatrale – il 19 febbraio – con “La moglie fantasma” di David Tristram, con Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo (sua anche la regia) e con Gianmarco Pozzoli, Giorgio Verduci e Roberta Petrozzi e la partecipazione di Alessandra Faiella.

Si ispira a “La Passione di Cristo” di Mel Gibson, “The Man” di RBR Dance Company – il 4 marzo – con coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli, mentre – il 15 marzo – Roberto Abbiati ne “Il Vecchio e il Marlin” porta in scena il romanzo di Ernest Hemingway, per la regia di Claudio Morganti.

Spazio alla danza – il 21 marzo – con “Coppelia” del Balletto di Roma, con coreografia di Fabrizio Monteverde, poi – il 28 marzo – la vita onirica di un fumettista ne “L’uomo dei sogni” di e con Giampiero Rappa, in scena con Lisa Galantini, Elisabetta Mazzullo e Nicola Pannelli, tra fantasia e realtà, mentre – l’11 aprile – “Il Filo di Teseo” di Fabrizio Carta racconta di una famiglia alle prese con una malattia che cancella i ricordi.

E ancora – il 25 aprile – “Arrivano i Dunque” di e con Alessandro Bergonzoni, e infine – il 13 maggio – “Le nostre donne” di Éric Assous, con Luca Bizzarri, Enzo Paci e Antonio Zavatteri, per la regia di Alberto Giusta, sulla storia di tre amici (e delle loro mogli e fidanzate, assenti sulla scena ma presenti nei loro pensieri).

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