Dal 28 al 30 ottobre l’Ex-Ma.Ter di Sassari ospiterà “Beyond Space. Dimensions for Life”, una rassegna dedicata alle arti performative che esplora il concetto di spazio tra fisicità e dimensione virtuale. L’iniziativa, ideata dai docenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari Sonia Borsato e Davide Mariani, nasce in collaborazione con i performer e coreografi Igor Urzelai Hernando e Moreno Solinas, la produzione di Meridiano Zero e con il sostegno del MUR attraverso i fondi PNRR del progetto “Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia”.
Per tre giorni la sede di via Zanfarino diventerà un laboratorio di sperimentazione artistica, con performance dal vivo e in realtà virtuale, incontri e approfondimenti dedicati al rapporto tra arte e spazio pubblico. La rassegna si aprirà martedì 28 ottobre alle 19:30 nell’auditorium dell’Ex-Ma.Ter con il saluto del direttore dell’Accademia “Mario Sironi” Daniele Dore e la performance “A Room For All Our Tomorrows” del duo sardo-basco Igor X Moreno. In scena, lo spazio scarno diventa luogo d’indagine sull’intimità condivisa e sulla capacità di dare corpo a emozioni spesso trascurate.
La realtà virtuale sarà la protagonista delle giornate successive, mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, con le performance internazionali del progetto “Ringside”, legato al network europeo della danza Aerowaves. Gli spettatori, dotati di visori VR, potranno assistere alle opere in programma nell’aula multimediale dell’Ex-Ma.Ter, con un massimo di venti partecipanti per replica. Mercoledì saranno presentati “Lion’s Den” di Sabina Bočková e Johana Pocková, che affronta il tema della manipolazione mediatica, e “Babae” della coreografa filippina Joy Alpuerto Ritter, dedicata al potere femminile e alla figura della strega. Giovedì la replica di “Babae” sarà seguita da “Idiot Syncrasy” di Igor X Moreno, un invito a leggere la danza come gesto di speranza e trasformazione.
La manifestazione si concluderà giovedì pomeriggio con la presentazione del volume “Beyond Space”, firmato da Sonia Borsato e Davide Mariani e pubblicato da Mimesis in open access. Il libro, da cui la rassegna trae il titolo, raccoglie saggi e immagini che ripercorrono la relazione tra pratiche artistiche e spazio collettivo in Sardegna, dalla stagione del dopoguerra con Nivola, Sciola e Maria Lai fino alle esperienze contemporanee di Gian Marco Porru, Valentina Medda, Alessandro Carboni e Igor X Moreno. «Tutte esperienze – osserva Mariani – che mostrano come l’arte possa rimodellare lo spazio vissuto e trasformare le relazioni sociali e la coscienza collettiva».
Per Borsato, “Beyond Space” fa della Sardegna un punto d’osservazione privilegiato sulla ricerca artistica contemporanea. «Di solito considerata lontana dai circuiti più sperimentali – afferma – si rivela invece un avamposto da cui guardare il mondo, sottraendosi al tumulto degli eventi». Nella riflessione della studiosa, la tecnologia non riduce ma amplifica il potenziale della performance: «C’è stato a lungo il fraintendimento che la tecnologia potesse privare la performance della sua capacità di unire corpo e scienze umane. Oggi assistiamo a una seconda svolta performativa: l’intersezione di corpo e tecnologia rende il pensiero e la pratica ancora più liberi. Il performer diventa il nuovo cyborg, una nuova figura di resistenza».
Per assistere alle performance in realtà virtuale è richiesta la prenotazione via email all’indirizzo [email protected].
































