Il flamenco contemporaneo torna protagonista dell’estate sarda con una nuova edizione di Trinidad Flamenca, il progetto ideato e curato dall’Associazione Culturale Faladomi. L’iniziativa conferma il suo ruolo di punto di riferimento nel panorama musicale e performativo dell’isola, proponendo un dialogo tra il linguaggio del flamenco, i paesaggi naturali e le comunità locali.
Il festival, che nel 2025 prosegue il percorso avviato negli anni precedenti, si svilupperà attraverso una rete di eventi estivi che toccheranno alcune tra le località più suggestive della Gallura e del Campidano. Ogni appuntamento offrirà un’esperienza che intreccia musica, canto e danza flamenca, con ensemble originali e la partecipazione di artisti internazionali, con l’obiettivo dichiarato di mantenere una forte connessione con il pubblico.
Il calendario prenderà il via sabato 26 luglio, alle ore 22:00, presso Le Vele di Pietra (Porto Vecchio) di Stintino. La serata aprirà un viaggio tra ritmo, poesia e movimento, con una performance che vedrà sul palco: Mitja Obed e Valentina Pilia alla danza flamenca, Dario Piga alla chitarra flamenca, Mateo Garriga al cajón e José Ismael Sierra al canto e alla chitarra.
Gli appuntamenti successivi seguiranno un itinerario che attraverserà la costa e l’entroterra sardo: 27 luglio a Costa Paradiso (Anfiteatro), 28 luglio a Paduledda, frazione di Trinità d’Agultu e Vignola, (fronte Chiesa), 29 luglio a Isola Rossa (Piazza Belvedere), 30 luglio ad Arzachena (Piazza Risorgimento), 31 luglio a Tempio Pausania (Piazza Gallura), 1° agosto a Porto Rafael e, infine, il 2 agosto a San Sperate, in Piazza San Giovanni, con un evento speciale inserito nel programma del festival Cuncambias 2025.
Trinidad Flamenca nasce con l’obiettivo di diffondere il flamenco come forma d’arte globale, rendendolo accessibile a un pubblico ampio e, allo stesso tempo, valorizzando la proposta culturale dei territori che lo ospitano. “Il progetto è pensato per essere un ponte tra culture diverse e per rileggere il patrimonio sardo in chiave contemporanea”, spiegano gli organizzatori.
L’intero progetto è promosso e coordinato dall’Associazione Culturale Faladomi, attiva dal 2018 nella produzione di eventi musicali e performativi, con un impegno costante nella diffusione del flamenco e nella valorizzazione del patrimonio culturale sardo in prospettiva contemporanea.
Tutti gli eventi del festival sono a ingresso libero e rappresentano, nelle parole degli organizzatori, “un’occasione per scoprire, conoscere e vivere il flamenco in luoghi che diventano scenari naturali di un’arte in movimento”.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Associazione Faladomi all’indirizzo faladomi.cultura@gmail.com.