Martedì 28 giugno a Cagliari, alle ore 18:30, presso il Radio X Social Club – EXMA in via S. Lucifero 71, Roberto Cotroneo presenterà in Éntula “Chet” in dialogo con il conduttore di programmi radio jazz Stefano Fratta.
All’evento, inserito anche nel ciclo di serate del Radio X Social Club “MartedÌ in Jazz & Jam”, seguirà l’esibizione del “Matteo Sedda Quartet – Chet Atmosphere”. Per partecipare è richiesta la prenotazione al numero del Radio X Social Club 389/1310628. L’evento è organizzato in collaborazione con la casa editrice Neri Pozza, Radio X Social Club e la libreria Mieleamaro. Qui il link all’evento.
Roberto Cotroneo ha pubblicato una trentina tra romanzi e saggi. Tra i suoi ultimi libri, sono usciti per Neri Pozza il saggio Il demone della perfezione (2020), dedicato alla figura del pianista Arturo Benedetti Michelangeli e il romanzo di impostazione gotica Loro (2021). È l’editor della narrativa italiana Neri Pozza. Vive a Roma.

Sospeso sul magico confine tra realtà e immaginazione narrativa, questo romanzo rivisita la storia di un mito del jazz, i suoi successi, l’antagonismo di sempre con Miles Davis, la sua fragilità umana. Ma è anche l’appassionato diario di un’anima, alla scoperta di quel miracolo che fa nascere, una fra milioni, una canzone immortale. Un romanzo che ameranno tutti gli appassionati di un artista che ha lasciato un segno profondo nella storia del jazz.
Fu una vita senza regole, quella di Chet Baker: il genio bellissimo e maledetto del jazz, l’uomo capace tanto di distruggere il proprio corpo con la schiavitù dall’eroina, quanto di far salire fino al cielo le note della sua tromba. E fu una vita tragica quella di Chet, conclusa il 13 maggio del 1988 con un volo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam.
Quasi vent’anni dopo, una mattina del 2006, il protagonista di questo romanzo riceve una telefonata che riapre il mistero su uno dei miti più controversi del Novecento: Chet non è morto, ma vive, come un eremita, nel cuore del Salento. E qualcuno giura di aver sentito la sua tromba suonare ancora.
Sulle note di My Funny Valentine, il brano che più di tutti ossessionò Baker, comincia un viaggio che spinge il protagonista a cercare di scoprire se quell’uomo, con il viso segnato da un reticolo di rughe profonde ma la forza e lo spirito di un ragazzo, è davvero Chet.
Mercoledì 29 giugno a Porto Torres, ore 19:30, presso l’Antiquarium Turritano in via Ponte Romano 99, Dacia Maraini presenta in Éntula “Caro Pier Paolo” in dialogo con Roberto Cotroneo. L’evento è organizzato in collaborazione con MIC – Direzione Generale Musei Sardegna, casa editrice Neri Pozza, libreria Koinè Porto Torres e Studio Massaiu. Qui il link all’evento.
Il giorno seguente, giovedì 30 giugno, la scrittrice sarà a Ploaghe alle ore 20:00, presso il cortile del Convento dei Cappuccini. L’evento è organizzato in collaborazione con la casa editrice Neri Pozza e la libreria Koinè Sassari. Qui il link all’evento.

Pier Paolo Pasolini è un autore di culto anche per i più giovani. La sua è stata una vita fuori dagli schemi: per la forza delle sue argomentazioni, l’anticonformismo, l’omosessualità, la passione per il cinema, la sua militanza e quella morte violenta e oscura. Sono passati cento anni dalla sua nascita, e quasi cinquanta dalla sua scomparsa. Eppure, è ancora vivo, nitido, tra noi, ancora capace di dividere e di appassionare.
Di quel mondo perduto, degli amici che lo hanno frequentato, della società letteraria di cui ha fatto parte, c’è un’unica protagonista, che oggi ha deciso di ricordare e raccontare: Dacia Maraini. Dacia Maraini è stata una delle amiche più vicine a Pier Paolo. E in queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo e in particolare dell’Africa.
Maraini costruisce questa confessione delicata come una corrispondenza senza tempo, in cui tutto è presente e vivo. Nelle lettere a Pier Paolo che definiscono l’architettura narrativa del libro hanno un ruolo centrale i sogni che si manifestano come uno spazio di confronto, dove affiorano con energia i ricordi e si uniscono alle riflessioni che la vita, il pensiero e il mistero sospeso della morte di Pasolini ispirano ancora oggi all’autrice.
Dacia Maraini, figlia dell’orientalista Fosco e di Topazia Alliata di Salaparuta, discendente da una nobile famiglia siciliana, trascorse l’infanzia in Giappone. Ritornata in Italia, dopo un periodo a Bagheria, raggiunse il padre a Roma, ormai separato dalla madre. Nel 1957 fondò insieme ad altri la rivista letteraria «Tempo della letteratura».
È stata a lungo compagna di Alberto Moravia. Tutte le sue Opere sono raccolte in un Meridiano di recente pubblicazione. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il Premio Strega. Con La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990), tra i romanzi italiani più venduti degli ultimi decenni, ha vinto il premio Campiello.