Il teatro indipendente torna in scena, il 26 aprile la finale nazionale del Roma Fringe Festival con il pubblico in sala

Finale in presenza al Teatro Vascello in versione pomeridiana alle ore 18, per consentire il rientro per le 22!

“RUT”. ? Selene Dessena

“RUT”. ? Selene Dessena

È il Roma Fringe Festival uno dei primi festival teatrali in presenza del 2021: la rassegna, in occasione della finale nazionale già prevista per il 26 aprile al Teatro Vascello, si prepara ad accogliere in totale sicurezza e distanziamento i primi spettatori, mantenendo lo streaming su teatro.it ma aprendo anche le porte del teatro di Via Giacinto Carini 78, presentando i tre spettacoli finalisti della nona edizione del festival del teatro indipendente. In versione pomeridiana alle ore 18, per consentire il rientro per le 22!

È stato un anno difficile per il teatro, speriamo vada migliorando” ha dichiarato il Direttore Artistico Fabio Galadini. “Nonostante le difficoltà del settore, abbiamo voluto dare un segnale di fiducia e ottimismo, aprendo le porte al pubblico e andando in contemporanea in streaming, per dimostrare che nelle incertezze, la bellezza deve rimanere una certezza per tutti gli spettatori, i più prudenti che potranno usufruire della diretta online e coloro che, invece, vogliono rientrare al più presto in una sala e godersi fin da subito uno spettacolo dal vivo. Trovo indicativo che siano gli indipendenti i primi a ripartire, quelli senza finanziamenti pubblici, quelli che possono contare solo sugli spettatori”.

Stasera, 24 aprile 2021, alle ore 20:30 in diretta streaming “RUT”, monologo teatrale interpretato dall’attrice Chiara Murru, scritto da Christoph Nix e diretto da Nicola Bremer – co-produzione Spazio-T, Le Ragazze Terribili in collaborazione con Theater Konstanz e Lo Teatrì, unica compagnia sarda in concorso.

RUT” è un intenso monologo ispirato alla vicenda biblica di Rut, narrata nel vecchio Testamento. Rut, letteralmente, significa “l’amica” ed è il nome della protagonista sulla scena: una rifugiata che ripercorre lo scorrere della sua vita e racconta la sua rinascita fra amore, solidarietà femminile e riscatto. Uno spettacolo che va ben oltre la sacralità dell’ispirazione e si presenta come molto attuale e contemporaneo, essenziale, rigoroso, foriero d’un messaggio di profondità umana.

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