La nuova stagione del Teatro da Camera, curata da La Fabbrica Illuminata e diretta da Elena Pau, propone un viaggio attraverso la Storia e le storie quotidiane che affrontano temi come disabilità, identità di genere e omosessualità. Il programma, articolato in nove appuntamenti con undici produzioni, prenderà il via il 25 gennaio e si concluderà il 20 luglio, spaziando in diverse location di Cagliari, ognuna scelta in base al tema affrontato.
La rassegna si apre sabato 25 gennaio a Villa Asquer (Assemini), con due eventi dedicati alla Giornata della Memoria. Alle ore 11 andrà in scena “L’ora blu delle fiabe – nel ghetto di Theresienstadt”, una nuova produzione de La Fabbrica Illuminata, con le voci di Elena Pau e Valentina Sulas, che narra la storia dell’ebrea cecoslovacca Ilse Herlinger Weber, musicista e scrittrice per l’infanzia, deportata a Terezin. A seguire, sempre nella mattinata, “I Bambini di Ilse – Filastrocche e Ninne Nanne da Terezin”, produzione di Officinacustica, con musiche e arrangiamenti di Corrado Aragoni e testi di Anna Lisa Mameli, che intrecciano melodia e poesia.
Domenica 16 febbraio, alle ore 19, l’Area Archeologica di Sant’Eulalia ospiterà “Arianna nel labirinto”, una produzione del Crogiuolo e dell’associazione Heuristic. Con testo di Vito Biolchini e musiche di Stefano Casta, lo spettacolo, interpretato da Salima Balzerani, racconta il viaggio interiore di Arianna, figura mitologica, che rivive gli eventi del suo passato per affrontare il proprio presente.
Il tema delle disabilità sensoriali sarà esplorato nel doppio appuntamento del 29 marzo (ore 20) e del 30 marzo (ore 19) nella saletta di via Falzarego con “L’amore è cieco… Ma il karma ci vede benissimo”. Adattato e interpretato da Valentina Incani, lo spettacolo offre una riflessione ironica e toccante sulla vita di Vittoria, giovane ipovedente che trasforma le difficoltà in forza e determinazione.
Domenica 27 aprile, alle ore 19, Palazzo Siotto sarà il palcoscenico di “C’era o non c’era. Fiabe d’Armenia”, un recital dedicato al genocidio armeno, con la voce recitante di Anna-Lou Toudjian e le musiche di Irma Toudjian al pianoforte. Le fiabe, che mescolano elementi mitologici europei e orientali, offrono uno sguardo sulla cultura armena.
Il 10 e 11 maggio, nell’Area Archeologica di Sant’Eulalia (rispettivamente alle ore 19 e 20), andrà in scena “Teti – Una ninfa, una madre”. Lo spettacolo, scritto da Giuseppina Norcia e interpretato da Roberta Pasquinucci Cocco, esplora la complessità della figura mitologica di Teti, donna e madre, attraverso un racconto che capovolge il mito.
Il 18 maggio, al Fico d’India dalle ore 20, saranno proposti due spettacoli per la giornata contro l’omofobia. Il primo, “Seguendo la flotta”, vede il trasformista Gianni Dettori esibirsi in un pot-pourri di canzoni ispirato a Paolo Poli. Il secondo, “Mike Lupone & the Leading Ladies”, è un concerto en travesti che combina jazz e Broadway in una performance ironica e nostalgica.
Con la regia di Leonardo Capuano, il 29 e 30 maggio, alle ore 20, nella sala M2 del Teatro Massimo, debutterà “Non è il mio genere. Storie di transizioni e identità”. Lo spettacolo esplora il tema della transizione di genere attraverso testimonianze storiche e contemporanee, raccontando le lotte e i percorsi individuali.
Il 22 giugno, alle ore 21, Villa Asquer ospiterà “Il Vino e suo figlio”, monologo di Enrico Bonavera, ispirato a “Il Navigatore del Diluvio” di Mario Brelich, che narra la scoperta del vino da parte di Noè. La rassegna si chiude il 20 luglio, sempre a Villa Asquer, con “Divagazioni e delizie”, interpretato da Pino Micol, che dà voce a Oscar Wilde in un’intensa mise en espace.
Gli spettacoli sono gratuiti, eccetto “Non è il mio genere”, per cui è richiesta prenotazione al 389.8787413 (WhatsApp) o via mail a [email protected].

































