“Metamorphosis”, la danza che indaga l’alterazione fisica e spirituale dell’essere

La Compagnia C&C di Carlo Diego Massari in scena al Teatro Civico di Alghero il 26 settembre nell’ambito della rassegna Interagendo

Carlo Diego Massari "Metamorphosis"

Carlo Diego Massari "Metamorphosis"

Alghero. Martedì 26 settembre alle 21:00, al Teatro Civico la rassegna Interagendo ospita per il terzo anno consecutivo la Compagnia C&C del coreografo emiliano Carlo Diego Massari, che presenta i due soli Larva e Blatta del progetto “Metamorphosis”. Una forma di indagine sull’alterazione fisica e spirituale dell’essere che, a fine serata, sarà seguito dalle esibizioni di due note realtà delle arti e dello spettacolo algheresi: gli allievi e le allieve della Gildanza e della Ichnu.

Metamorphosis è un progetto di ricerca sulla propria natura, sull’identità e la forma: «Nell’era delle immagini, dell’apparire, del “guardatemi”, ci ritroviamo fragili “bestioline”, proprietari nostro malgrado di una forma da riempire, plasmare, ma non avendo esattamente idea sul come farlo – afferma Massari –. Ricerchiamo il Bello ma non sappiamo esattamente dove trovarlo, quale forma abbia, come riconoscerlo, e allora alziamo le mani, chiudiamo gli occhi e ci fidiamo e affidiamo a qualcuno che ce lo suggerisca, che ci dica “questo è proprio quello che vuoi” e solitamente finiamo per convincerci che davvero lo sia».

Il lavoro non nasce però con l’intento di sottolineare un incattivimento o un imbruttimento del genere umano, ma allo scopo di ricercare connessioni interiori tra corpo e mente ed esteriori attraverso le relazioni animali e naturali, che possano innescare una piccola idea di rinascita, di nuovo Rinascimento.

Un’evoluzione, una rivoluzione nella quale non si ha più necessità di dare un nome a ogni forma differente, di arrogarsi del “diritto divino” di battezzare una cosa definendola con un “tu sei…”, nella quale non esistono ricette e manuali d’uso sul come comportarsi, come relazionarsi con se stessi e con il mondo circostante. In questo senso tutto torna ai primordi, tutto diviene bestiale, diviene natura e terra.

«Nell’assopimento, nel torpore, nella stasi contemporanea, nelle piccolezze e debolezze umane che quotidianamente ci accompagnano – conclude il coreografo – la bestia nel cuore è forse l’esplosione di cui abbiamo davvero bisogno per sentirci in qualche modo ancora vivi».

Nel giorno dello spettacolo il botteghino del Teatro Civico aprirà alle ore 17:30. Per informazioni contattare il 340/1846468.

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