Cuglieri si prepara a raccontare la propria storia sabato 24 e domenica 25 maggio in occasione di Monumenti Aperti. Il centro principale del Montiferru aprirà gratuitamente al pubblico numerosi siti di interesse religioso, storico e naturalistico, accompagnando i visitatori in un itinerario tra spiritualità, architettura e paesaggio.
Tra i luoghi simbolo del paese, il Seminario Maggiore regionale del Sacro Cuore rappresenta una delle tappe fondamentali. Inaugurato il 5 agosto 1927 su progetto dell’ingegner Giuseppe Momo, l’edificio fu affidato alla Compagnia di Gesù e rimase attivo fino al 1971, formando oltre un migliaio di sacerdoti, tra cui una ventina di vescovi. Costruito in andesite e basalto, il complesso si articola in quattro corpi su tre piani attorno a un cortile centrale. La torre campanaria, con il suo coronamento a cinque guglie, richiama i campanili della vicina Basilica della Madonna della Neve. Adiacente, il Parco Regionale del Seminario ospita un percorso di Via Crucis voluto dal gesuita Egidio Boschi, con una statua del Sacro Cuore sulla sommità del Calvario.
Nel fine settimana si potranno visitare anche altri edifici religiosi significativi. La Basilica della Madonna della Neve, affacciata sul colle Bardosu, custodisce una statua trecentesca della Vergine, venerata per un antico racconto che la vuole giunta miracolosamente via mare. Eretta a Collegiata nel 1807 e successivamente divenuta Basilica Romana Minore, conserva elementi barocchetti e una facciata neogotica del 1913.
A pochi passi si trova il Convento dei Cappuccini, risalente al XVII secolo, affiancato dal Museo Civico Archeologico. Il complesso include la chiesa dedicata a Sant’Edoardo re e alla Madonna degli Angeli, la cripta dei frati e l’antico coro ligneo. La struttura, nella sua forma originaria, resta una rara testimonianza architettonica dell’epoca.
Saranno accessibili anche la Chiesa di Sant’Antioco, costruita nel Seicento nel quartiere di Crabola, e la Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata nel 1540 dai Servi di Maria. Quest’ultima riveste un ruolo centrale nei riti della Settimana Santa e conserva sepolture recentemente portate alla luce, tra cui potrebbe trovarsi quella di Lucia Zatrillas.
Il programma include anche quattro luoghi di memoria “laica”. Casa Cocco, dimora storica dell’Ottocento, ospita per l’occasione opere dell’artista Fernando Mussone. Il Museo dell’Olio Zampa, allestito nei locali di un frantoio attivo fin dal 1937, documenta le tecniche tradizionali di lavorazione delle olive, prodotto tipico del Montiferru.
Due spazi sono dedicati alla tradizione tessile e sartoriale. La Sartoria artistica “Luigia Lutzu” conserva costumi storici realizzati prevalentemente con materiali riciclati, oltre a oggetti e corrispondenze dei primi anni del Novecento. Il “Su telalzu a littos” – Museo del telaio racconta l’arte antica della tessitura grazie al lavoro e alla passione tramandata per generazioni: in esposizione, oltre al telaio originale, anche tappeti, coperte e asciugamani finemente lavorati.
Nel corso del fine settimana sono previsti diversi itinerari a piedi, che permettono di scoprire il paesaggio naturale e archeologico circostante.
Domenica alle ore 9, dalla piazza dell’ex Seminario, parte una passeggiata di media difficoltà attraverso oliveti e sugherete fino alla fortezza medievale di Casteddu Etzu, con soste alle grotte preistoriche di Serruggiu e Pittudi e alle colonne fonolitiche di Pala de Calchera. Al ritorno si visita la fonte di Tiu Memmere.
Sempre domenica, al medesimo orario e punto di partenza, si svolge un percorso più breve e facile verso la Domus de Janas di Serruggiu, una grande tomba preistorica scavata nella roccia.
Sabato alle ore 16 parte invece un trekking di circa un’ora dal Tiu Memmere fino alla cascata di S’Istrampu ‘e Massabari, immersa nella valle di Riu S’Abba Lughida.
Nel pomeriggio di domenica si propone una passeggiata nel centro storico di Cuglieri, con partenza dalla chiesa dei Cappuccini, per illustrare l’evoluzione urbanistica del paese dal Medioevo a oggi.
Tutti gli itinerari richiedono abbigliamento comodo e scarpe adatte, mentre i monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 20.
Per maggiori informazioni sul programma completo è possibile consultare il pieghevole.
