Sassari. Fuori dai depositi le opere raccontano la storia e il rapporto tra gli artisti sardi, il regime e gli indirizzi artistici del tempo. Dal sindacato fascista di Belle Arti alla nascita dell’Istituto d’Arte di Sassari.
In occasione della Festa della Liberazione, lunedì 24 aprile, la direttrice della Pinacoteca, Maria Paola Dettori, alle 10:00, nella Pinacoteca Nazionale di Sassari, presenta: “Dal regime alla liberazione”.
Il pubblico verrà condotto, attraverso un percorso guidato e inedito, con due visite dedicate in programma alle 10:00 e alle 11:30, a conoscere le opere del Novecento sardo, provenienti dai depositi e rese visibili al pubblico per l’evento, come “Paesaggio di stazione” di Caio Bonifazi (1932), raro dipinto futurista di autore sardo, e “Natura morta” di Antonio Medas (1930), pittore dilettante ammesso alle mostre sindacali in virtù del ruolo politico del figlio, federale fascista di Sassari.
Verrà illustrato il ruolo di Filippo Figari nell’organizzazione del Sindacato fascista di Belle Arti della Sardegna e nella nascita dell’Istituto d’Arte di Sassari. A fare da contraltare saranno le vicende biografiche, funestate da eventi anche tragici e antidemocratici, provocati dalla dittatura, che vedranno protagonisti artisti come Carmelo Floris, Costantino Nivola, Ausonio Tanda e le loro opere rappresentative dell’epoca.
La Pinacoteca effettuerà per l’intera giornata di lunedì 24 aprile 2023, l’apertura straordinaria, dalle 09:00 alle 16:00. Per informazioni è possibile chiamare lo 079/231560 o scrivere via e-mail all’indirizzo: drm-sar.pinacoteca.sassari@cultura.gov.it.