Alla Galleria Siotto la mostra “Ophidia” di Emanuele Cocco, un percorso tra minaccia e redenzione

L’esposizione, in scena fino al 30 novembre, presenta opere che esplorano il simbolismo del serpente attraverso un’arte intensa e materica, accompagnata da sonorizzazioni inedite

Le opere di Emanuele Cocco

Sino al 30 novembre la Galleria Siotto di Cagliari ospita “Ophidia“, la prima mostra monografica dell’artista nuorese Emanuele Cocco. Curata da Alice Deledda, l’esposizione presenta una quindicina di opere a olio, comprendenti tele, tavole dipinte, un quaderno di bozzetti originali e quattro riproduzioni realizzate tra il 2021 e il 2025. Le opere sono caratterizzate dalla presenza ossessiva di serpenti che attraversano gli spazi, suggerendo un percorso in cui si intrecciano minaccia e redenzione.

Nel testo di presentazione della mostra, la curatrice descrive le linee sinuose e subdole presenti nelle tele che inseguono lo spettatore, creando una sensazione di immobilità di fronte a un pericolo inevitabile. Le serpi diventano così simboli ambivalenti di desiderio e paura, inquietanti e ipnotiche, che seducono ma insidiano. Tuttavia, attraverso un approccio pittorico intenso e tormentato, Cocco destruttura questa minaccia trasformando il serpente in un simbolo di redenzione, per sé stesso e per chi ha il coraggio di confrontarsi con essa, svelandone anche la natura salvifica.

In questa recente produzione, l’artista abbandona gli accademismi a favore di un tratto più istintivo ed espressionista. I toni scuri e l’uso materico del colore danno forma alle paure terrene e a incubi profondi che, da inaccettabili e nascosti, emergono ora alla luce. Il percorso espositivo è arricchito da sonorizzazioni realizzate appositamente da Dodo q, Haroun e Andiperla, che accompagnano l’esperienza visiva.

La mostra è aperta al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle 18 alle 20. Per informazioni è possibile contattare la Galleria Siotto all’indirizzo galleriasiotto@gmail.com.

Exit mobile version