Domenica 21 settembre, alle 18:30, il salone della Fondazione Laconi di Alghero ospiterà la presentazione del libro “Brucia anche l’umanità – diario di un’infermiera a Gaza” (Infinito Edizioni, 2024, prefazione di Pablo Trincia), scritto da Martina Marchiò, coordinatrice medica di Medici Senza Frontiere. L’evento rientra nel programma di “Diritti al contrario. Rassegna culturale in parole”, promosso da Ponti non Muri, Gruppo Emergency Sassari, Amnesty International Sassari, Movimento Omosessuale Sardo, NOI DONNE 2005, Alisso e Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, con il patrocinio della Fondazione di Sardegna.
Alla presentazione dialogheranno con l’autrice Giovanni Salis del Gruppo Emergency Sassari e Andrea Zironi dell’Associazione Ponti non muri. Durante la serata sarà anche possibile contribuire alla raccolta fondi per Gaza. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti. Per informazioni: 328.8346662 o pontinonmuri@yahoo.it.
Il libro nasce dall’esperienza diretta di Martina Marchiò a Gaza, dove è arrivata ad aprile 2024 con Medici Senza Frontiere. La città, dilaniata da sei mesi di conflitto, è descritta attraverso un diario in cui il rumore costante delle esplosioni si intreccia con le urla e le pareti tremanti, segno della totale assenza di luoghi sicuri. Attraverso il racconto quotidiano, Marchiò restituisce le storie di chi, pur avendo perso tutto, continua a lottare per sopravvivere, offrendo al lettore uno sguardo diretto sul conflitto e sulle sue conseguenze.
Martina Marchiò, nata a Torino nel 1991, si è laureata in Scienze Infermieristiche nel 2013. Dal 2017 ha intrapreso le sue missioni con Medici Senza Frontiere, operando principalmente in Africa (Congo, Mozambico, Etiopia, Sud Sudan), ma anche in Messico, Grecia e Bangladesh. Dopo il periodo a Gaza del 2024, ha raccontato la sua esperienza nel libro pubblicato da Infinito Edizioni. Successivamente, tra aprile e giugno 2025, è tornata a Gaza City per proseguire il lavoro sul campo.
L’opera si propone come una testimonianza diretta della realtà sul terreno, con l’obiettivo di raccontare ciò che spesso resta invisibile e di richiamare l’attenzione sull’importanza della solidarietà internazionale.
