C’è una Roma che non compare nelle cartoline, né nelle fiction patinate. Una Roma di cocaina e boss, ultras e stadi, mafie e criminalità organizzata, che scorre sottopelle fra tribunali, strade e carceri. È la città raccontata da Giuseppe Scarpa in “Roma Criminale. Il Romanzo” (Newton Compton), un romanzo asciutto, teso, che nasce dall’esperienza diretta del suo autore come cronista di giudiziaria. E proprio da Roma, dove vive e lavora dal 2011 come giornalista a Repubblica, Scarpa torna nella sua terra d’origine, la Sardegna, con un mini-tour che ad agosto toccherà tre località: Budoni, Porto Torres e Porto Cervo, con incontri pubblici, dialoghi e riflessioni sul confine – sempre più sottile – tra cronaca e finzione.
A Budoni, il romanzo sarà presentato venerdì 22 agosto, alle 21:30, in piazza Einaudi, nell’ambito della rassegna “Culturalmente Budoni”. A conversare con Scarpa sarà lo scrittore Vanni Lai, in un dialogo che promette profondità e ritmo. L’evento, curato con attenzione dall’assessore alla cultura Vanessa Sanna, dalla delegata Denise Zirottu, dalla bibliotecaria Paola Scanu e dalla libreria Amadori è pensato come un momento di ascolto collettivo e confronto, in linea con lo spirito della manifestazione: portare la cultura al centro della vita pubblica.
Mercoledì 27 agosto alle 19, il tour farà tappa a Porto Torres, nella libreria Koinè Ubik di Corso Vittorio Emanuele 40, grazie alla collaborazione tra il libraio Stefano Sanna e le Inner Wheel di Porto Torres, rappresentate da Rita Secchi. A presentare il libro sarà il giornalista Salvatore Taras, che affiancherà Scarpa in un incontro non meno ricco di spunti, in cui si discuterà della genesi del romanzo e delle connessioni tra informazione e narrativa.
Il 30 agosto alle 19:30, nella Sottopiazza Spiaggietta di Porto Cervo, il libro sarà presentato all’interno della rassegna “Porto Cervo Libri”. In un contesto simbolo della Costa Smeralda, l’incontro sarà moderato da Davide Mosca, direttore di Olbianotizie.it. Anche qui, il racconto di una Roma sotterranea – dominata da bande, traffici, connivenze e silenzi – si misurerà con un pubblico diverso, offrendo un’altra angolazione sul fenomeno narrato.
Al centro del romanzo c’è Sandro Marinelli, detto il Boia: capo ultrà della più importante squadra di calcio della capitale, neofascista e spietato narcotrafficante, che costruisce il proprio potere tra violenza organizzata, impunità e legami opachi. Intorno a lui si muove un mondo che non ha bisogno di essere esagerato per risultare disturbante: Scarpa lo conosce bene, lo ha visto in aula e nei faldoni, lo ha sentito respirare nei corridoi della giustizia. E sceglie di raccontarlo con il passo della narrativa, ma senza tradire mai il rigore della realtà.
“Roma Criminale. Il Romanzo”, già in ristampa a poche settimane dalla pubblicazione, non cerca effetti speciali. Racconta, piuttosto, ciò che l’autore ha visto da vicino: processi, verbali, storie vere che sfiorano il grottesco e sprofondano nel reale. È un romanzo che non giudica ma osserva, e che attraverso la finzione restituisce un’immagine più nitida della realtà. Tre incontri, tre luoghi, una sola linea narrativa: quella che unisce l’urgenza di capire al bisogno di raccontare.
