Cagliari. Il festival “Sa Ruga” torna da domani a domenica, per la sua decima edizione, ad infuocare di emozionanti risate, urla, sorrisi, applausi e standing ovation le vie del quartiere di Stampace. Nelle nove precedenti edizioni di Sa Ruga, che hanno visto esibirsi 140 compagnie in oltre 340 spettacoli, si è assistito ad una crescita esponenziale sia della qualità artistica che della partecipazione del pubblico.
La formula è sempre la stessa, arrivata fino a noi dalla millenaria magia dell’arte di strada: non ci sono biglietti di ingresso per gli spettacoli, come sempre è il pubblico a dare il giusto valore al lavoro degli artisti e alle emozioni scaturite, secondo il gusto e le possibilità.
Il festival “Sa Ruga” domani e sabato 21ottobre inviterà gli spettatori a perdersi nuovamente tra gli angoli nascosti di Stampace, tra vicoli, vie, piazzette, archi e scalette, alla scoperta di spettacoli mozzafiato di equilibrismo, musica, giocoleria e clownerie. Compagnie nazionali ed internazionali si alterneranno dando vita ad esibizioni che attingono ai vari stili di circo: da quello più classico e popolare dell’arte di strada alle avanguardie pluri-premiate del nouveau cirque.
Domenica 22 sarà invece il giorno del Gran Cabaret finale “A Si Biri” che vedrà alternarsi tutti gli artisti protagonisti del festival. A seguire il festival aprirà le danze al concerto dei Faela, una band esplosiva di latin jazz e rock, che chiuderà i festeggiamenti della decima edizione. di A fare da cornice al Cabaret sarà, come di consueto, la spettacolare scalinata della chiesa di Sant’Anna, che si trasformerà per l’occasione in una magica tribuna.
“Sa Ruga è stare insieme. È un contenitore d’arte ed emozioni che non vuole discriminare nessuno. E quando diciamo nessuno ci crediamo davvero. Questa decima edizione contrassegnata con la X ci ha fatto pensare a tanti traguardi e soddisfazioni raggiunte. A tante X messe in una lista di sogni avverati e problemi da risolvere. Ma ci ha fatto pensare anche alla X come firma di alcuni nostri nonni che non ebbero la fortuna di imparare a scrivere né a leggere soprattutto. Alla X che gli schiavi preferirono al posto del cognome assegnato dal “padrone” come fece Malcom. Sa Ruga continua a promuovere la millenaria arte di strada per raggiungere tutti, per farci incontrare, esultare, gioire e si augura che mai si perda questa fantastica tradizione.”
Il festival è organizzato dall’associazione Circo Mano a Mano, grazie anche al contributo della Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna e al sostegno di diverse realtà isolane e non.