Domani (venerdì 20 maggio) alle 17:00 nell’aula magna del Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari sarà presentato per la prima volta il secondo volume di Fascismo e musica della musicologa Myriam Quaquero.
All’incontro, moderato dal giornalista Luca Mirarchi, interverranno la direttrice e il presidente del Conservatorio, Aurora Cogliandro e Aldo Accardo, e il celebre pianista e musicologo Guido Salvetti, già direttore del Conservatorio di Milano e autore di numerose pubblicazioni, tra cui quelle sul Settecento strumentale italiano, sull’Ottocento operistico, sulla scapigliatura milanese, sul Novecento storico. Saranno chiamati a intervenire anche il giornalista Bruno Ghiglieri e la stessa autrice del volume, Myriam Quaquero.
Appena uscito in libreria per Gaspari editore, il volume ha per sottotitolo Le «Celebrazioni della Sardegna» del 1937. I temi e gli argomenti. Le Celebrazioni della Sardegna del 1937 rappresentano una testimonianza importante sul rapporto contraddittorio del fascismo con la musica, ma anche una dimostrazione del forte richiamo esercitato dalla musica popolare. A partire dal secondo dopoguerra, anche grazie al durissimo dibattito fluito dalle “Celebrazioni”, si creano le condizioni perché i musicisti possano davvero confrontarsi con i repertori della tradizione.
È dal forte spirito identitario della Sardegna che sono poi scaturiti gli studi degli etnomusicologi Pietro Sassu e Ignazio Macchiarella, dei compositori Franco Oppo e Vittorio Montis e dei tanti giovani compositori, musicisti e studiosi appassionati della musica sarda cresciuti nelle loro scuole. Se nel primo volume di “Fascismo e musica“ si è visto come Mussolini non sia mai completamente caduto nella tentazione di creare un’effettiva “Arte di Stato”, il secondo volume di “Fascismo e musica. Le “Celebrazioni della Sardegna” del 1937. I temi e gli argomenti” dimostra l’importanza e l’attualità delle problematiche affrontate in campo musicale dal regime negli anni della proclamazione dell’Impero.
Informazioni: tel. 070 682 384 oppure mail a [email protected].
































