L’eredità della Tonnara e i segreti della navigazione nel Mediterraneo. Il Mut partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno hanno per tema l’Arte di condividere, con una mostra temporanea e una conferenza archeologica.
Alle ore 11 di sabato 22 settembre aprirà i battenti “Il patrimonio condiviso e [in parte] ritrovato”, esposizione di reperti archeologici e demoetnoantropologici recentemente acquisiti dal museo. Si tratta di oggetti provenienti dalla Tonnara Saline, e di pezzi di epoca romana o medioevale. Reperti donati al Mut a partire dal 2016, anno dell’apertura, o abbandonati da ignoti davanti al museo, che divengono dunque beni pubblici, finalmente condivisi.
L’esposizione, ideata da Gabriele Carenti e allestita da Paolo Greco, sarà presentata dallo stesso Carenti, da Emanuela Sias, Marta Diana, Laura Biccone, Clara Corona e Désirée Lepori. Sarà presente l’assessora alla Cultura e turismo del Comune di Stintino Francesca Demontis.
Alle ore 18.30 Edoardo Riccardi e Virgilio Gavini, archeologi subacquei, daranno il via alla conferenza “Le navi romane del porto di Olbia e i segreti della navigazione nel Mediterraneo”. Una conversazione tra esperti di costruzioni navali antiche, in particolare quelle rinvenute nel porto di Olbia nel 2001.
Una scoperta che ha confermato e aperto nuove prospettive di indagine sulle modalità di costruzione navale. I due studiosi si soffermeranno, in particolare, sulle tracce di un cantiere navale di epoca romana, il primo ritrovamento di questo tipo avvenuto nel Mediterraneo. I reperti rivelano la natura dei lavori manuali eseguiti su imbarcazioni locali e di passaggio e l’intensa attività che si svolgeva nel porto della Olbia romana.
Domenica 23 settembre sono previste una serie di visite guidate alla mostra temporanea, dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. A condurre visitatrici e visitatori alla scoperta dei reperti della Tonnara sarà Ambra Zambernardi, antropologa dell’Università di Torino, esperta di tonnare mediterranee.