Lanusei entra ufficialmente nel tour di Miss Universe Italy. Dopo le tappe di Iglesias e Marrubiu, la manifestazione approda in piazza Vittorio Emanuele per una serata dedicata alla moda, alla musica, all’arte e alle tradizioni locali. L’appuntamento, fissato per le 21, vedrà sfilare le concorrenti che ambiscono a conquistare l’accesso alla fase finale del concorso.
L’organizzazione porta la firma di Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, imprenditrici attive nel settore del Wedding e degli eventi, uniche detentrici del marchio Miss Universe per la Sardegna. Da quest’anno, il concorso si propone anche come strumento di sensibilizzazione, con l’obiettivo dichiarato di “abbattere ogni forma di barriera” e promuovere l’inclusione sociale. “Miss Universo è un potente mezzo di internazionalizzazione che porta al suo interno un forte messaggio che parla di valorizzazione del territorio e vuole essere mezzo attraverso la moda per far conoscere ovunque il brand Sardegna a 360 gradi e le sue tradizioni, cultura e territori”, spiegano le organizzatrici.
L’iniziativa ha ottenuto il sostegno dell’Unione dei Comuni d’Ogliastra, con l’intento di dare ulteriore visibilità ai territori e alle loro peculiarità culturali. Sul palco si alterneranno artisti, stilisti e cantanti sardi, portatori di quei valori e di quelle tradizioni che, come sottolineano gli organizzatori, restano fortemente radicati in chi vive la Sardegna nel profondo.
La tappa di Lanusei offrirà anche un omaggio alla creatività locale con la partecipazione di Maria Ausilia Marongiu. La stilista, originaria del territorio, proporrà abiti realizzati con composizioni floreali ispirate alla natura, mantenendo un forte legame con la tradizione sartoriale sarda.
A condurre la serata sarà Anthony Peth, volto noto di Mediaset, Rai e La7, che condividerà il palco con Luciana Ledda, interprete Lis (lingua dei segni) impegnata nella co-conduzione e nella traduzione simultanea dell’evento, in linea con il tema dell’inclusione sociale.
Tra gli ospiti è attesa Cecilia Concas, cantante che da quasi quarant’anni porta avanti un percorso artistico capace di unire logudorese, campidanese e gallurese, espressioni linguistiche che rappresentano l’anima multiforme della Sardegna.